Archivio di Ottobre 2011

Morto John Mc Carthy, pioniere dell’Intelligenza Artificiale

Nella notte di lunedì scorso si è spento all’età di 84 anni il programmatore informatico John Mc Carthy, inventore del linguaggio LISP e della stessa definizione di “Intelligenza Artificiale” universalmente adottata. A darne l’annuncio non poteva che essere un ambiente informatico, Twitter, ma la notizia è rimbalzata velocemente su tutta la rete.

Mc Carthy è anche noto per aver sperimentato tra i primi gli scacchi come programma di ricerca sulla capacità dei computer di formulare una sorta di intelligenza da opporre a quella umana; fu lui, in una pagina dimenticata dell’informatica della “guerra fredda” ad accettare la sfida di Alexander Kronrod, dopo una sua visita di McCarthy in Unione Sovietica, per una partita a scacchi tra computer USA-URSS. Il torneo consisteva in quattro partite a scacchi, con da una parte in USA un IBM 7090 con un programma scritto da Kotok e McCarthy e dall’altra parte, in URSS il computer sovietico M-2 programmato dall’Institute of Theoretical and Experimental Physics (ITEP). Vinse l’Unione Sovietica per 3 a 1.

Altre fonti sulla notizia le trovate sul web.

Mosse semplici

La carta chiamata "Il rodeo"

Nelle prossime stampe delle carte scacchistiche saranno introdotte delle novità: nuovi fumetti, nuovi proverbi, nuovi quadri di matto e anche nuovi tatticismi semplici di cui parlerò nel presente post.

L’idea originale delle carte era stata dedicata agli scacchi matti (in difficoltà crescente da una mossa a 4 mosse) a cui erano associati dei nomi per una facile memorizzazione dei pattern più tipici. Col tempo però ogni livello di difficoltà ha catalogato anche posizioni di apertura, diagrammi di finali, rime scacchistiche ed altro ancora…

Il primo livello, colore che va dal celeste all’azzurro, raccoglie per esempio i movimenti dei pezzi (accompagnati da rime per ricordarli meglio); i proverbi con dei personaggi in fumetti o delle clip-art; i quadri di matto finiti con frecce che indicano lo scacco e l’impossibilità del difensore (in genere il Re nero) di muoversi.

Oltre a ciò particolarmente importanti mi sembrano le carte che ho denominato “Mosse semplici”; si tratta di semplici azioni tattiche che portano un vantaggio: attacchi doppi, inchiodature, infilate ecc. Le ho ulteriormente catalogate in mosse corte (come la forchetta per es.) e mosse lunghe (come le catture dai fianchetti per es.) e servono per “fare l’occhio” delle più semplici operazioni scacchistiche: le minacce e le doppie minacce.

Scacchi all’oratorio.

Questo pomeriggio iniziano le lezioni gratuite presso l’oratorio di Santa Maria di Pisa, dalle 17:00 alle 18:30. Gli appuntamenti si erano interrotti per l’estate e poi per la ristrutturazione interna di uno spazio dedicato proprio alle attività ricreative e ad una sala scacchi. L’idea è quella di richiedere un piccolo contributo simbolico (5 euro mensili!) per poter acquistare anche delle scacchiere da tenere sempre a disposizione dell’oratorio.

Naturalmente ho già invitato tutti i bambini che hanno partecipato alle lezioni precedenti, sia a scuola che all’oratorio, ma sarà possibile accettare anche nuove adesioni.