Archivio di Marzo 2011

Aforisma del giorno

A scacchi spesso la “prossima” occasione è quella appena mancata.

Attacco doppio.

Il tema di oggi era l’attacco doppio, cioè una delle più elementari azioni tattiche sulla scacchiera. Sia stamattina a Sennori, che in tarda mattinata a Sassari (in via Forlanini) ho elencato alcune minacce tipiche combinate: forchetta (l’attacco doppio del pedone e secondo alcuni anche del Cavallo), il doppio di Alfiere (infilata e inchiodatura) e qualche esempio di attacco o scacco di scoperta. Mi piace introdurre il termine di combinazione secondo una mia personale accezione: le minacce che combinandosi portano ad un vantaggio per la parte che le attua.

Questo metodo consente di posizionare sulla scacchiera solo i pezzi che servono per le “combinazioni” (so che gli scacchisti inorridiscono a sentir chiamare così semplici tatticismi) e di coinvolgere a turno tutti i partecipanti alla lezione: poichè non sempre trovano la mossa giusta in pochi secondi li esorto a riflettere maggiormente in partita “perchè spesso alcune mosse buone sfuggono al primo sguardo “.

Quindi le consuete partite, che sono sempre molto attese, che prendono l’80% del tempo a disposizione. Durante le partite mi limito semplicemente a sottolineare le occasioni mancate dai giocatori che muovendo troppo rapidamente spesso non trovano delle mosse vincenti.

Osilo

Stamattina, dopo l’assenza di qualche settimana, sono andato presso la 4^ elementare di Osilo, dove ho potuto riprendere le lezioni di scacchi. La lezione di oggi è stata introdotta da una partita su scacchiera murale, dove ad ogni bambino viene chiesto di eseguire una mossa e la si commenta subito, spesso sentendo prima il parere dei bambini stessi. Questo sistema consente di tenerli più partecipi per almeno 20 minuti, vedendo esattamente il loro livello di gioco per poter pianificare le lezioni future; un piccolo accorgimento per gli istruttori è quello di far muovere a turno i bambini vicini in modo che non prendano “partito” e si sentano in  diritto di fare il tifo o suggerire ad ogni mossa, perchè se è molto più entusiasmante è sicuramente meno silenzioso…

Al termine della partita “teorica” ho dato il via alle partite libere, con le scacchiere piccole comprate dalla scuola per adattarsi ai banchi scolastici che sono troppo stretti per le scacchiere regolamentari. E’ stata anche l’occasione per consegnare alcune tessere della FSI a coloro che avevano partecipato ai Campionati provinciali Under 16 di Sassari (tra cui anche la campionessa dei giovanissimi!).

Durante la ricreazione ho potuto “immortalare” anche un cartello che mi sta facendo “frullare” qualche idea, che in verità coltivo da tempo: tradurre i nomi dei matti delle carte in inglese e sardo (o sassarese)!