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La Carambola

 

E con una carambola
si prende il pezzo in bambola!

 

Da oltre 20 anni, ormai, utilizzo nella didattica i miei proverbi scacchistici, con l’intento di semplificare i cosiddetti principi generali e facilitare la memorizzazione contestuale dei bambini (e dei principianti in generale).
Come dice il mio amico e collega Salvatore Fenu i proverbi sono una sana “iniezione intramuscolare” di conoscenza scacchistica, e l’immagine del post è proprio dedicata a lui che mi chiese un proverbio apposito per i pezzi indifesi.
In pochi secondi partorii la rima: Pezzi indifesi, nell’aria sospesi, attacco doppio e son subito presi. Ma a mente fredda ne trovai diversi altri, che hanno arricchito la mia collezione (un parte si trova su internet grazie al pdf che fece Stefano Tescaro per Scacchi012).

La Carambola (ho voluto chiamarla così perché richiama il “rimbalzo” della boccia sul bordo del biliardo) è un particolare attacco doppio, nel quale si sfrutta un guadagno di tempo (qui lo scacco al Re) per cambiare traiettoria e catturare il pezzo indifeso (che assiste “in bambola” alla scena).

Ieri ho iniziato le lezioni presso la scuola di via Forlanini a Sassari, dove abbiamo in programma quest’anno di musicare le filastrocche realizzate coi bambini col maestro di musica Gianfranco Cossu: un progetto che avrò il piacere di raccontarvi dalle pagine di questo rinnovato blog.

Disegni di scacchi di Sabrina Pinna.

I pezzi degli scacchi visti da Sabrina Pinna

Anche quest’anno, esattamente dall’inizio dell’anno scolastico, prosegue il mio impegno volontario  presso la scuola primaria di via Cilea, dove sono coinvolte 8 classi. Le lezioni sono sempre improntate a migliorare il metodo ideografico e quest’anno – grazie all’entusiastica collaborazione della maestra Sabrina Pinna – stiamo cercando di realizzare un tipo di disegno per illustrare i miei proverbi scacchistici.

La parte più “difficile” è la caratterizzazione dei personaggi, ma anche rendere il tratto il più elementare possibile: perché l’idea è quella di arrivare ad una realizzazione degli stessi da parte degli studenti. Non mi dispiacerebbe infatti realizzare il prossimo anno scolastico un progetto interscolastico ed interclasse dove c’è chi inventa i proverbi scacchistici, chi inventa i nomi dei matti, chi realizza i disegni, ed infine si possa mettere tutto insieme e proporlo ad un grande sponsor che possa finanziare la distribuzione gratuita delle carte scacchistiche.
Io sono fiducioso che la cosa si possa realizzare e sono contento che l’idea sia piaciuta a Sabrina, che ha abbozzato quelli che sono i primi prototipi di questo progetto; ai bambini che li hanno visti in anteprima sono piaciuti molto, quindi il passo successivo sarà quello di provare a farli “imitare” e personalizzare e poi trasformarli in carte scacchistiche. Cercherò di aggiornarvi al più presto sugli sviluppi.

Matto della Lancia

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Il Matto mostrato qui sopra è il più breve possibile;  è tristemente noto in Italia col nome di “matto dell’imbecille”. Personalmente sono decenni che non lo chiamo così (non è carino per chi lo riceve), dapprima lo chiamavo “matto del distratto” (Quando si gioca in modo distratto si perde subito per scacco matto), poi su suggerimento dei bambini lo chiamai “matto dello spioncino” (Guarda sua maestà dallo spioncino, la Donna nera che gli fa l’occhiolino) e infine, lo scorso anno mi sono deciso per il “matto della Lancia”. Gli Inglesi lo chiamano “Fool’s mate”(matto dei folli) o anche “Scholars mate” (degli scolari) o ancora “Two moves checkmate”. I Francesi lo chiamano mat du lion” (dei leoni)  oppure  “mat du sot” (dello sciocco) , o  mat du débutant”. Gli Spagnoli lo chiamano “mate del loco” (matto del pazzo) e i Tedeschi “Narrenmatt” (matto dei folli).

Così ho deciso di riprendere le pubblicazioni del mio blog con questo nuovo progetto di GIF animate che presto diventerà un vero e proprio manuale per la pattern recognition per bambini.