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Matto del Falegname

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Dopo il “Matto del Gaucho” ecco un altro video per il catalogo dello scaccomatto che David Dolci, in collaborazione con me, ha presentato sul suo canale di Youtube.

Si tratta di un tema molto noto, anche se il nome è una mia invenzione (e mi auguro che piaccia); ne avevo parlato già nell’estate del 2009 su Scacchi012 sulla possibilità di creare vere e proprie combinazioni di temi di matto. Raccomando la lettura dell’articolo e anche tutti i commenti alla fine!

Ci sono molti sviluppi sulla pattern recognition e presto ne parlerò più diffusamente sul blog.

Never give up!

Never give up

Generalmente si insegna ai bambini un contegno sportivo e quando saranno più bravini impareranno anche ad abbandonare riconoscendo il merito del proprio avversario…
Ma quando sono proprio agli inizi è preferibile lasciarli giocare sino alla fine per fare il massimo dell’esperienza (sulle loro spalle!): quanti stalli, quanti ribaltamenti di partite, quanti scacchi matti inaspettati si possono vedere…
Beh, questo visto ieri ha proprio l’aspetto di un miracolo (per il Nero), sbalestrato per tutta la scacchiera fin nel campo avverso, e pur tuttavia pronto all’appuntamento per dare matto al Re avversario!

Abilità “spaziali”!

Qualche anno fa avevo visto su internet una video intervista del GM Maurice Ashley in cui parlava dei benefici degli scacchi e mostrava un esercizio che poteva essere eseguito da chiunque. Da allora utilizzo questo espediente molto spesso, sia come ripasso per il movimento dei pezzi, sia come problem solving, sia come “solitario” quando qualcuno è rimasto senza avversari e aspetta il proprio turno per giocare.

Ne ho già parlato sul blog, dove ho presentato il gioco col nome di “Pollicino”, ma ne riparlo oggi perché domenica ho avuto una stimolante chiacchierata con Aristide Zorzi che mi ha mostrato un esercizio molto interessante che fa eseguire ai suoi allievi “alla cieca” (cioé senza che possano guardare la scacchiera): devono cioé trascrivere i percorsi che fanno i pezzi degli scacchi (casella per casella con le coordinate alfanumeriche) e in un altro caso scrivere anche il relativo colore delle caselle.
Lunedì mi trovavo in un oratorio e dopo qualche partita alcuni nuovi allievi di seconda elementare mi chiedevano proprio di preparargli degli schemi da risolvere col semplice movimento dei pezzi: a titolo esemplificativo pubblico due foto (per ingrandirle basta cliccarci), potete provare a risolverli e poi confrontare le vostre soluzioni con quelle che pubblico nei commenti.