Archivio di Febbraio 2012

Scacchi a Sorso: la “cattura” del Re.

Ieri ero a Sorso per la terza lezione presso la scuola primaria, dove quest’anno ho ritrovato una terza (che ho seguito per qualche mese quando erano ancora in seconda) e una nuova seconda elementare, della maestra Daniela Demurtas.
Proprio in questa classe dopo una prima panoramica del movimento dei pezzi sulla scacchiera ideografica (1^ lezione), il completamento delle regole di movimento (2^ lezione) ieri abbiamo fatto un ripasso passando in rassegna tutti gli errori riscontrati durante le loro prime partite della lezione scorsa: movimenti di pedone nel senso della cattura (abbiamo rimarcato che il pedone cattura spostandosi in diagonale e quindi su una casa dello stesso colore, cosa che ritornerà utile quando più tardi spiegherò la presa “en-passant”); le catture effetto “bulldozer” del Cavallo (si enfatizza il concetto che il Cavallo è l’unico che può saltare: supera le case attorno a sé e poi va a ricadere su una casa di colore diverso da quella da dove era partito, catturando solo dove arriva); delle diagonali “strabiche” degli Alfieri, che partono da una casa chiara e arrivano in una scura,  o viceversa (qui ho adottato il suggerimento di Alessandro Pompa: la distinzione tra “le strade del latte” e le “strade del cioccolato”!).

L’importanza di questa particolare attenzione ai colori delle case è un lavoro propedeutico ad un’esibizione finale da svolgersi a giugno su una scacchiera gigante, dove questi bambini faranno una partita vivente, con delle novità di assoluto rilievo che non voglio ancora svelare!
Per il loro puro divertimento però dopo ogni spiegazione i bambini devono poter giocare tra loro, e in queste ultime due lezioni ho dato loro la facoltà di catturare il Re anche al primo errore (cioé non si annuncia la mossa irregolare, ma si chiude subito la partita!). Già dalla prossima lezione questa informazione sarà corretta con la nozione delle mosse irregolari, dello scacco matto e dello stallo.

Intanto è veramente divertente vedere i bambini che agitano il Re del partner come un trofeo di caccia, oppure vedere il Re detronizzato in fila con gli altri pezzi catturati…

La frutta preferita!

Il gioco dei frutti.

Oggi terzo appuntamento del progetto di psicomotricità alla scuola dell’infanzia di Ossi, coi bambini delle maestre Giuseppina Capitta, Margherita Nieddu e Antonella Sanna. Dopo le prime due lezioni svolte in classe oggi era in programma la prima “uscita” dalla classe per iniziare i giochi di movimento propedeutici all’esperienza nella scacchiera gigante.
Prima di cominciare però ho proposto ancora un gioco  (oggi c’erano due bambine che non erano presenti le volte scorse) sempre per consolidare i nomi dei bambini. La volta scorsa avevo proposto il gioco dei mestieri, questa volta invece ho voluto sperimentare una variante: chiedere ad ogni bambino – uno per volta – quale fosse la frutta che preferisse. Ogni tre bambini ne intervistavo uno per vedere la loro capacità di attenzione, di coinvolgimento e di memoria.
Ben presto ci siamo resi conto che i bambini erano bravissimi: alcuni di loro sono stati in grado di ricordare oltre una decina di relazioni in ordine sparso!

I quattro cantoni.

Come primi giochi di psicomotricità ho voluto proporre come di consueto alcuni vecchi giochi di strada: i quattro cantoni e il paradiso. I giochi servono per iniziare a delimitare lo spazio del gioco, cioé un quadrato che in questo caso era costituito dal pavimento delimitato da quattro cerchi colorati. Nel primo caso al mio battito di mani i bambini nei cerchi agli angoli (i cantoni) dovevano scambiarsi di posto, mentre un altro bambino posto al centro cercava di batterli sul tempo. Chi restava fuori dai cerchi veniva sostutuito da un altro bambino. Dopo un primo giro abbiamo fatto una variante, io avrei dato un falso segnale facendo finta di battere le mani: chi cascava nel falso segnale e metteva un piede fuori dal cerchio veniva sostituito da un altro bambino.
Quindi abbiamo chiesto a tutti i bambini di ritornare alle loro panchine, ho disposto un totale di 9 cerchi in tre file con la seguente consegna: dentro ogni cerchio si poteva restare con due piedi, poi ci si doveva spostare verso gli altri cerchi saltando su un piede solo, scegliendo il percorso che volevano. Anche in questo caso i bambini sono stati molto bravi e collaborativi, nonostante l’attesa del proprio turno.

La staffetta.

Come ultimo gioco ho proposto la staffetta: ancora una volta ho chiamato un bambino invitandolo ad occupare un angolo del quadrato immaginario, abbozzato solo da due linee rosse; poi un altro bambino veniva invitato su un altro angolo, con il compito – al mio segnale – di scattare di corsa e toccare la spalla dell’altro compagno, il quale a suo volta correva verso il successivo angolo; quindi veniva chiamato un terzo bambino e poi un quarto. A questo punto il primo bambino usciva di scena andando a toccare la spalla di un altro bambino rimasto seduto a guardare, che così riceveva il suo turno di gioco.
Su questo gioco i bambini hanno mostrato una certa stanchezza così li abbiamo riportati in classe, dove negli ultimi dieci minuti abbiamo avuto ancora la conferma della partecipazione alla lezione dei bambini chiedendo a diversi di loro di ripetere ancora una volta i frutti preferiti dei propri compagni: con grande sorpresa mia e della maestra, dato che non ci sono stati praticamente errori neppure dopo un’ora da quando avevano fatto il gioco.

I nuovi campioni della provincia di Sassari

Si è svolto nella giornata di ieri il campionato provinciale under 16. La sede di gioco era presso il ristorante del Parco di Bunnari, dove tra un turno e l’altro i partecipanti hanno anche potuto svagarsi in brevi passeggiate o coi giochi del parco. I partecipanti erano in tutto 30, un numero non troppo basso considerando che proprio domenica molti bambini erano impegnati nella festa della “Pentolaccia”.
Tuttavia posso tranquillamente affermare che da una decina d’anni a questa parte questo è stato il campionato con il miglior livello tecnico. Davvero sbalorditivo in tal senso il torneo dei piccoli alfieri, dove i quattro concorrenti, tutti di 7 anni, hanno dato vita ad una bellissima sfida. Ha vinto Vittorio Deroma, a punteggio pieno, davanti ad Alessandro Rosa, il russo Arsen Pogosian e Francesco Filia. Purtroppo assenti le bambine, nonostante presso le scuole ho decine di bambine che non avrebbero certo sfigurato in questa competizione.

Nella categoria Pulcini c’è stata battaglia sino alla fine e la vittoria è andata a Tiziano Federici, di Osilo, davanti al compagno di classe Marco Zubani, Gabriele Ledda e Marco Manca (unico ad aver avuto la soddisfazione di aver battuto il vincitore). Ottima prestazione anche di Margherita Marruseddu che si è affermata come campionessa provinciale.

Nei giovanissimi invece la vittoria non è mai stata in discussione, perché il bravissimo Kilian Le Creurer ha vinto tutte le partite senza troppe difficoltà distanziando così di un punto il secondo classificato, Pier Francesco Marongiu che è stato la rivelazione del torneo, e di due punti il terzo classificato Davide Achene che rientrava dopo circa due anni di assenza.
Un po’ sfortunati i due gemelli Marco e Aldo De Negri che si sono piazzati rispettivamente 4° e 5°, davanti alla compagna di classe Rosanna Barabino, vincitrice però del titolo di campionessa provinciale giovanissimi.

Per la categoria cadetti invece il podio è tutto ozierese: campione provinciale si è classificato Alessandro Polo, davanti ad Andrea Cola e Mario Pedranghelu. Mentre la sassarese Maria Cuccu ancora una volta si è riconfermata campionessa provinciale femminile. La categoria Allievi invece non si è potuta disputare per la mancanza di giocatori, così la bravissima Francesca Atzeni ha conquistato il titolo a tavolino, giocando per tutta la giornata con giocatori di prima nazionale, tanto per non perdere un’occasione per migliorarsi!

 Tutti i risultati in dettaglio li potete trovare sul sito  Scacchi Torres, curato da Pierpaolo Loriga.