Lunedì, 22 marzo

Questa settimana sarà molto importante per gli scacchi a Sassari: inizierà finalmente in maniera ufficiale un lavoro di ricerca sui benefici che gli scacchi scolastici possono apportare ai bambini. La ricerca sarà condotta dalla facoltà di Scienza dell’Educazione dell’Università degli Studi di Sassari, grazie all’importante interessamento del Prof. Gianfranco Nuvoli (oltre che del preside della Facoltà di Lettere e Filosofia Aldo Maria Morace) e del ricercatore Dott. Arcangelo Uccula, che di concerto col Prof. Giuseppe Tola, responsabile del reparto di neuro-psichiatria infantile del Policlinico sassarese, indicheranno alle laureande tirocinanti le scale di valutazione da somministrare al campione di bambini che fanno scacchi a scuola ed al campione di controllo di coloro che non fanno scacchi.

Un primo test esplorativo sarà fatto nei prossimi giorni ad Osilo in una classe che fa scacchi una volta alla settimana da circa tre anni. Verrà somministrata loro un’ampia batteria di test (che io personalmente non conosco) per analizzare quali capacità sono spiccatamente sopra la norma per privilegiare un’ipotesi di lavoro senza preconcetti.

Dopo questo passo preliminare saranno coinvolti nella sperimentazione 8 prime elementari, 8 seconde elementari, 4 terze, 2 quarte e 2 quinte. La ricerca adotterà tutti i criteri scientifici e verrà condotta per diversi anni, con degli step intermedi che ne valuteranno i risultati.

Si corona così  un mio grande desiderio: quello di confermare con dati scientifici le mie esperienze empiriche che gli scacchi scolastici forniscono agli studenti una marcia cognitiva in più rispetto ai coetanei che non fanno scacchi a scuola.

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