Lo scacco matto “ittirese”…

Volge al termine il laboratorio di scacchi presso la scuola primaria di Ittiri, dove – per il terzo anno consecutivo – si è utilizzata la risorsa contro la dispersione scolastica messa a disposizione dalla Regione Sardegna. Grazie a questi laboratori posso dire di aver messo a punto, con l’aiuto del mio amico Michele Devilla che mi ha sempre affiancato proprio nei progetti di Ittiri, il mio personale “metodo ideografico” e  le sue innovative potenzialità didattiche.

Un esempio è dato dalla costante attenzione dei bambini verso la possibilità di dare un nome a qualche quadro di matto, dovuto al successo che le carte scacchistiche hanno nel loro immaginario: mi ricorda l’ambizione di tutti gli scacchisti di poter trovare una novità in apertura nella speranza che essa possa portare il proprio nome!

Scacco matto "ittirese"

Così nel post di oggi voglio rendere un omaggio ad un bambino che ha sempre dimostrato una grande passione per gli scacchi, Matteo Pinna, il cui entusiasmo è leggibile dal modo in cui gli brillano gli occhi ogni volta che trova una bella mossa sulla scacchiera… e quando la realizza viene a chiamarmi per chiedermi “come si chiama questo matto?”

Così all’ennesima richiesta gli ho risposto “Fantastico: questo non ha ancora un nome, lo chiameremo lo scacco matto ittirese, in onore a Matteo!” Così gli ho chiesto di posare per una fotografia e abbiamo ribatezzato il suo scacco matto “Ittirese”…

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