Proverbi scacchistici.
L’idea di utilizzare dei proverbi nella mia didattica scacchistica risale a tanto tempo fa, avendo sentito – giovanissimo – presso il circolo la rima “Chi dà scacco senza scopo, se ne pente prima o dopo”. L’effetto su di me fu straordinario, molto più della semplice enunciazione dei principi generali, così compresi che il modo migliore per presentare le nostre conoscenze ai bambini sia proprio quello di rendere immediato il concetto con una rima. L’effetto è davvero divertente. Così ho iniziato ad introdurre piccole filastrocche e rime baciate che esemplificassero il contenuto di alcuni complessi principi generali. la risposta dei bambini fu molto positiva e così proseguii nell’ideazione di proverbi adatti ad ogni contesto: sia ai principi generali del gioco, sia al contegno sportivo da tenere.
Il vantaggio di questi proverbi fu in molti casi non solo la maggior comprensione dei contenuti delle lezioni, ma talvolta l’anticipazione panoramica di elementi più complessi, la memorizzazione di motivi ricorrenti (pattern), un gioco di parole che stimola nuovi giochi.
Inoltre durante la pratica di gioco i bambini hanno maggiore attenzione nel ricercare i contesti per dar prova della loro capacità di utilizzare a proposito tali proverbi (“chi muove solo la regina, la sua fine si avvicina” “quando il re se ne va in gita, si regala la partita” ecc.) e persino di inventarsene di proprie.
Una delle cose più positive di questa pratica è che contemporaneamente si attivano più canali grazie ai quali i bambini possono memorizzare l’esperienza e crescere nella competenza del gioco.
Il passo successivo fu quello di raccogliere questi proverbi con delle carte scacchistiche e l’effetto è stato molto gratificante!
Nel presente post c’è un esempio di idea grafica sviluppata dall’ottimo Francis Manfredi, che ho proposto quest’estate a “Le due Torri” di Bologna per un’ipotesi di commercializzazione.
Disegni sontuosi.
seconda carta:
“Il re nemico non far arroccare / …”
Eh eh … Grazie Stefano, tieni presente che sono solo delle bozze, neppure rivedute e corrette… Francis (che non parla perfettamente italiano)sa fare anche di meglio!! Ma credo sarà onorato del tuo commento!