Archivio di Gennaio 2012

Vinci-perdi!

Ieri ho ripreso le lezioni di scacchi e poesia con i bambini della terza di via Forlanini. Anche con loro abbiamo fatto un ripasso utilizzando la modalità “Vinci-perdi” che talvolta si dice anche “mangia-mangia”. Come sempre abbiamo individuato delle parole chiave (questa volta vittoria e scacchiera) e abbiamo giocato sia con gli scacchi che con le parole.

Notevole l’elaborato di Alessandro:

“Chi ha buona memoria ha in tasca la vittoria
passa alla storia e finisce in gloria!”

La filastrocca odierna è quindi la seguente, che racconta appunto una ipotetica sfida a “vinci-perdi” dove i pezzi sono felici di sacrificarsi perché la loro scomparsa avvicina la vittoria.

Vinci-perdi

Oggi vi racconto una strana storia
ma vi assicuro che è proprio veritiera;
narra di una sfida provocatoria
avvenuta un dì sulla scacchiera.
Ogni cattura divenne obbligatoria
e ciascun pezzo cadeva come pera,
ma contento e facendo baldoria
e sventolando tanto di bandiera.
acrifici in ogni traiettoria
sino a rimanere in canottiera
per conquistare una sicura gloria
alla propria generosa schiera.
La sfida rimarrà nella memoria
e chi perde neanche si dispera
perchè alla fine andrà la vittoria
a chi la propria forza azzera!

Idee per un facile “ripasso”

Questo mercoledì ho fatto le consuete lezioni presso l’istituto comprensivo di Osilo, dopo la lunga pausa per le festività. Si poneva il problema di vedere quante nozioni le due nuove classi avevano nel frattempo dimenticato; così ho deciso di introdurre una variante eterodossa del gioco, la cosiddetta “vinci-perdi”. Si tratta di giocare in modo che l’avversario catturi tutti i nostri pezzi: in pratica la vittoria consiste nel perdere “scientemente” la partita. Ricorro a questo stratagemma in casi particolari: quando voglio che gli allievi addestrino l’occhio a vedere tutte le possibili catture; quando c’è troppo poco tempo per fare una nuova partita (in genere dai 3 ai 5 minuti per finire la lezione); quando un bambino ha perso due partite con lo stesso avversario ma non sia possibile procedere ad un nuovo abbinamento che consenta anche allo sconfitto di sorridere.

L’esperimento è andato benissimo: oltre al divertimento dei bambini ho potuto constatare che la pausa non è stata “deleteria” per il loro apprendimento. Invece per i ragazzi della quinta ho “rispolverato” una variante dell’ispettore di scacchi, che consiste nel mettere sulla scacchiera un frammento di posizione col Re che è stato mattato, ma togliendo proprio il pezzo che gli ha dato matto, facendo sì che fossero i bambini stessi a scoprire quale fosse. Per ogni quadro di matto abbiamo quindi assegnato il relativo nome, giusto per ripassare il loro repertorio di matti (pattern recognition).

Scacchi “casual” al Parco di Bunnari

Dopo le vacanze per le festività è ripresa l’attività nelle scuole e di conseguenza anche le manifestazioni collaterali, negli oratori e quando possibile in altri spazi della città. Questo sabato pomeriggio, dalle 15:30 alle 18:00, faremo delle partite amichevoli al Parco di Bunnari con una formula già sperimentata in altre occasioni: con una quota di iscrizione simbolica (5 euro) i partecipanti avranno diritto ad una consumazione (torta salata e bevanda a scelta) e potranno giocare un paio d’ore contro avversari a caso.

Si tratta di una via intermedia tra il gioco e l’agonismo, cioé il clima della competizione vero e proprio, perché il risultato non è fondamentale mentre lo è il divertimento, che in genere è sempre stato assicurato. Se ci sarà una bella giornata sarà anche possibile sperimentare il cosiddetto “combi-chess”: partite in piedi di 10 minuti con l’orologio posizionato a 12 metri dalla scacchiera, per cui i partecipanti dovranno passeggiare e correre parecchio per non perdere per il tempo.