Matto delle sentinelle.

Questo pomeriggio con i bambini di via Forlanini abbiamo letto e commentato la filastrocca del “matto del pescatore” e poi abbiamo fatto una lezione di ripasso per riprendere uno dei matti fondamentali quello con le due torri, secondo il procedimento che ho voluto denominare delle “sentinelle“.
Una rima pertanto era proprio la parola sentinelle e la seconda è risultata essere “avanti”. I bambini, come di consueto hanno preso gusto a ricercare delle rime per la filastrocca che propongo di seguito e hanno anche mostrato di non aver dimenticato il procedimento che gli avevo insegnato in prima elementare e che avevo riproposto come ripasso anche nelle prime lezioni dello scorso anno e di quest’anno.
Infatti, incredibilmente, questi finali se non sono costantemente ripassati rischiano di essere dimenticati non dai giocatori più bravini, ma dalla classe nel suo insieme. Tuttavia ho ricevuto matto in una decina di mosse, segno che la storia abbinata alle due “sentinelle” ha un ottima presa sulla memoria. Spero con questa filastrocca di renderla ancora più indelebile. La chiusura mi è stata ispirata da una piccola poesia di Ilaria F. che riecheggia il celebre verso dantesco “E quindi uscimmo a riveder le stelle“. (Io e la maestra Michela siamo sempre più meravigliati da questo splendido gioco che sta trasformando la fantasia dei bambini.)

Matto delle sentinelle.

Questa è la storia di due torri gemelle
delle più forti tra tutti gli attaccanti,
che facevano da attente sentinelle
al Re opponente rimasto senza fanti.
Erano proprio arpìe le due sorelle
a spingere il sovrano sempre avanti
e ridevano pure a crepapelle
e dal fuggiasco restavano distanti.
Povero Re costretto a stare imbelle
contro i tiri di quei pezzi pesanti,
nella fuga si sfilavan le bretelle
il mantello gli cascava davanti
e più avanzava e meno avea caselle
sotto gli attacchi sempre più incalzanti.
Alla fine arrivò a veder le stelle
e tutti i santi e compagnie cantanti.

Durante le partite ho catturato anche un momento particolare di quello che ho denominato il “matto della foresta”, chissà che prima o poi non ci dedichiamo una nuova filastrocca.

Il Bianco muove a dà matto in una mossa.

2 Commenti a “Matto delle sentinelle.”

  • Michela says:

    Ma allora sei un vero poeta!!!
    Sono davvero colpita dalla tua capacità di valorizzare le idee dei bambini, così come sono stupita dalla loro capacità di trovare parole in rima (a volte anche molto complesse data l’età!).
    Mi fa piacere, inolre, assistere all’assoluta tranquillità e partecipazione di bambini che, in altre situazioni didattiche, hanno difficoltà ad esporsi e a tirar fuori il proprio pensiero!!!
    Michela

  • Sì, sono un poeta “a tempo sperso”… La loro partecipazione è la mia gratificazione più forte: so benissimo come è difficile riuscire a renderli attivi nella didattica, seppure sia proposta sotto forma di gioco. Ma la creatività è come l’aria: occupa tutti gli spazi liberi che trova a disposizione!

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