Viaggio nella “Theoria”.

THEOS, E’ IN DISGRAZIA?

"Human chess database" di Carlo Giuseppe Bolmida

 

Theos..è in disgrazia?  Il viaggio permetteva al viaggiatore greco di dedicarsi all’autopsia, ovverossia di verificare le conoscenze ch’egli possedeva vedendo tutto “con i propri occhi”.

Per poter praticare l’autopsia, i campioni di scacchi, fino alla caduta del muro di Berlino,si sforzavano di visitare Mosca e le sue scuole scacchistiche.

Curiosamente si è battezzata questa specie di viaggio consacrato alla scoperta di paesi sconosciuti “Theoria”.

Il cambio di mentalità che si opera all’apogeo del secolo di Pericle fà si che la parola “theoria” divenga un termine ambiguo e che i viaggi intrapresi al fine di conoscere nuovi paesi si tramutino in itinerari o pellegrinaggi cosicchè tutto il cerimoniale acquista una tinta religiosa.

“Theoria” si può rapportare a “Thea” (osservare) e a “Theos” (dio).    Il teatro (Theatron) è l’arte di osservare il muro…il muro verso il quale convergevano gli sguardi durante le rappresentazioni: la “skenè” o scena.

In genere, nell’antico teatro, questo muro fu distrutto dal tempo (ciò che, per la loro struttura, non avvenne per i gradini).

Grandezza e decadenza della rappresentazione teatrale!

Platone, nelle sue “Leggi”, distingue il viaggiatore che non si accontenta del suo obbligo professionale dai “veri osservatori (theoros) che sono attratti dagli spettacoli artistici (theoremata) che si offrono ai loro occhi ed alle loro orecchie”.

Ludeck Pachman definì la theoria, nel gioco degli scacchi, come “l’insieme delle riflessioni fatte sulla realtà scacchistica partendo dalla pratica”… Theos (Dio) è stato completamente abolito, come si conviene a un’epoca ove i titani hanno sostituito gli dei.

A questo povero Theos in disgrazia non rimane più che la speranza che si avveri la profezia di Testori: “Il XXI° secolo sarà religioso o non sarà “.

Io, (ma mi chiamo Bòlmida…chi è costui?) spero il contrario.

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