Archivio di Dicembre 2012

Gli scacchi tra racconto e immagine: Mariano Abis.

Io e il metodo ideografico

La notizia della mia elezione nel consiglio della Federazione Scacchistica Italiana è stata salutata positivamente dal mondo degli istruttori. L’amico Mariano Abis mi ha persino omaggiato di una bella caricatura che per la prima volta fa riferimento anche al mio Metodo Ideografico, di cui Mariano è un interessato ammiratore. Proprio durante l’assemblea di Milano ho avuto la gradita opportunità di fare una lunga chiacchierata con Carlo Alberto Cavazzoni (diplomato dalla FSI “Maestro ad honorem” per la sua fantastica attività divulgativa), che mi ha donato un bel libro di Giangiuseppe Pili, che presto recensirò.
Il collegamento tra Cavazzoni e Abis non è casuale, perché Mariano da diversi anni porta avanti, insieme all’attività di istruttore presso le scuole e il circolo di Villasor, anche la sua passione di scrittore: ho potuto leggere qualche suo racconto e ho avuto notizia che alcuni sono stati recentemente pubblicati. Ma la sua capacità affabulatoria è unita anche alla sua capacità di illustrare con disegni, incisioni e dipinti,  le sue narrazioni. Insomma ci troviamo ancora una volta nel fantastico regno degli scacchi, dove per una migliore pedagogia si utilizza l’arte e la letteratura per catturare l’attenzione dei bambini, per suscitare forti emozioni, per mostrare le luci e le ombre della nostra società attraverso il linguaggio semplice dei bambini.

Opera di Mariano Abis

“Il Grande Maestro” di Mariano Abis

 

 

 

Abilità “spaziali”!

Qualche anno fa avevo visto su internet una video intervista del GM Maurice Ashley in cui parlava dei benefici degli scacchi e mostrava un esercizio che poteva essere eseguito da chiunque. Da allora utilizzo questo espediente molto spesso, sia come ripasso per il movimento dei pezzi, sia come problem solving, sia come “solitario” quando qualcuno è rimasto senza avversari e aspetta il proprio turno per giocare.

Ne ho già parlato sul blog, dove ho presentato il gioco col nome di “Pollicino”, ma ne riparlo oggi perché domenica ho avuto una stimolante chiacchierata con Aristide Zorzi che mi ha mostrato un esercizio molto interessante che fa eseguire ai suoi allievi “alla cieca” (cioé senza che possano guardare la scacchiera): devono cioé trascrivere i percorsi che fanno i pezzi degli scacchi (casella per casella con le coordinate alfanumeriche) e in un altro caso scrivere anche il relativo colore delle caselle.
Lunedì mi trovavo in un oratorio e dopo qualche partita alcuni nuovi allievi di seconda elementare mi chiedevano proprio di preparargli degli schemi da risolvere col semplice movimento dei pezzi: a titolo esemplificativo pubblico due foto (per ingrandirle basta cliccarci), potete provare a risolverli e poi confrontare le vostre soluzioni con quelle che pubblico nei commenti.

 

FSI: terzo mandato per Gianpietro Pagnoncelli!

Il Presidente Gianpietro Pagnoncelli, al terzo mandato!

Si sono svolte ieri a Milano le elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo della Federazione Scacchistica Italiana, e si sono concluse – come era largamente prevedibile – con una riconferma del Presidente uscente Gianpietro Pagnoncelli e di gran parte della sua lista di riferimento, che conferma i consiglieri uscenti Marcello Perrone, Gaetano Quaranta, Luigi Troso, Giuliano D’Eredità, Edoardo Bonazzi (in quota società); Fabrizio Ranieri e Marco Sbarra (in quota giocatori) e Giovanni Trifoglio come Presidente dei revisori dei conti. Le novità del prossimo consiglio sono quelle del sottoscritto in quota istruttori, e delle new entries Tosca Proietti e Sergio Pagano (in quota società) che ha superato l’ex consigliere Emilio Bellatalla. L’amico Giuseppe Sgrò non ha ricevuto voti sufficienti, ma sono sicuro che potrà ancora dare il suo prezioso contributo per la Commissione medico-scientifica.

Elezione in quota istruttori: la prima volta della Sardegna!

La mia elezione, per quanto in linea con la candidatura del presidente Pagnoncelli, non era affatto scontata: primo per la caratura dei miei avversari Walter Ravagnati (al quale va il merito di aver presentato all’assemblea un validissimo programma) e Angelo Spada (assente per la forte nevicata in Abruzzo). Per quanto mi riguarda è una delle più grandi soddisfazioni  della mia vita, per il quale devo essere grato a così tante persone che non finirei mai di elencare, ma in questo post voglio rendere grazie per tutti gli attestati di stima che ho ricevuto praticamente da tutte le regioni d’Italia. Devo ringraziare uno per uno tutti gli amici istruttori che hanno creduto in me: Alessandro Dominici, Maria Teresa Arnetta, Lexi Ortega, Pierluigi Passerotti, Giulio Calavalle, Franco Loi, Paolo Silvestri, Riccardo Merendino, ma anche i tantissimi che mi hanno sostenuto moralmente e persino quelli che hanno votato per Ravagnati ma che mi hanno dimostrato una grande simpatia umana.
Molto probabilmente devo ringraziare anche tutti coloro che “dietro le quinte” si sono mobilitati per la mia elezione con un’opera di pubblicità presso i vari Comitati Regionali.

Personalmente ho affrontato questa sfida con la massima tranquillità che mi deriva dal fatto di avere in anticipo ricevuto la grande considerazione della Federazione Scacchistica Italiana che solo nel 2009 mi aveva prescelto per presentare la mia innovativa metodologia al convegno di Torino: “Gli scacchi: un gioco per crescere”; e che nel 2010 mi premiò come Miglior istruttore dell’anno per le Isole e il Sud. Questa grande attenzione verso il mio appassionato lavoro ha fatto sì che non avessi alcuna remora nell’accettare la sfida di un grande competitor come Walter Ravagnati, e mi ha dato la serenità di restare aperto a qualsiasi risultato. La mia soddisfazione aumenta quando penso di aver raggiunto un record anche nell’essere il primo Sardo che potrà contribuire alla guida della Federazione Scacchistica Italiana: e questo lo considero – senza alcuna retorica – anche un riconoscimento della grande attività giovanile che si sta sviluppando nella mia terra grazie al proficuo lavoro fatto dal Comitato Regionale da quindici anni a questa parte.
Spero di essere all’altezza della situazione, di essere il destinatario di tutte le istanze che gli istruttori italiani vorrano comunicarmi e di prendere al volo tutte le opportunità che i tempi ci stanno presentando: una rivendicazione del ruolo degli scacchi nella Scuola dopo la recente dichiarazione scritta del Parlamento Europeo; la nuova armonizzazione europea dei sistemi di qualifiche delle Associazioni sportive (il cosiddetto SNaQ); la nuova popolarità che i bei risultati di Fabiano Caruana stanno imponendo ai media; le nuove piattaforme tecnologiche (ultima FSI Arena, per la quale ha relazionato i primi 5 giorni di attività lo sponsor tecnico Claudio Selleri de “Le due Torri” di Bologna, dove si potranno acquisire rating on-line, ma anche nuovi spazi per la didattica per singoli e circoli).

Le benemerenze della FSI.

La giornata di ieri è stata per me particolarmente emozionante anche per altri motivi, primo tra tutti l’onorificenza del titolo di maestro a due miei grandi amici: Carlo Alberto Cavazzoni e Alessandro Pompa! Ad entrambi mi lega non solo un’amicizia ma anche un’ammirazione continua per il loro lavoro nella pedagogia e nella didattica. Altra bella soddisfazione per il caro Bruno Manzardo premiato come socio benemerito della Federazione grazie al suo apporto costante di idee e di collaborazione direttiva, insieme a Giuseppe Lamonica, Antonio Rosino e Giovanni Longo (anche lui Maestro ad honorem!)