Archivio di Settembre 2018

Scacchi al parco.

 

Lo scorso venerdì ho ripreso le serate di scacchi liberi al parco di via Venezia, presso il chiosco Umbras di Gianni Comi, e soltanto con un passaparola via Facebook abbiamo avuto la presenza di una decina di bambini (e qualche adulto!) che si sono cimentati in partite amichevoli di scacchi. Abbiamo così deciso di dare una ciclicità a tale appuntamento, tutti i venerdì dalle ore 18:00.

Con mia grande soddisfazione ho potuto rivedere allievi di vecchia data, come Arsen, Tommaso, Alessia, e nuovi allievi tra cui due bambini di 4 e 5 anni che hanno ricevuto il “battesimo” delle 64 caselle.
Insieme a me c’era l’amico e collega Salvatore Fenu, grande sostenitore del Metodo Ideografico, che anche quest’anno sarà con me nei progetti regionali di Alfiere Bianco.

La bellezza di questi appuntamenti è proprio la “casualità” e la mancanza di strutturazione: i bambini amano giocare liberamente, senza l’assillo dell’agonismo e del risultato immediato. E’ pur vero che sono sempre pronti a contare le partite vinte e quelle perse in un sano spirito competitivo, ma non c’è la volontà di prevalere ad ogni costo e c’è una grande elasticità sulle regole (mi riferisco al pezzo toccato, alla mossa completata che spesso viene fatta “ripensare”).

Album di scacchi.

 

Copertina

La copertina, disegnata da Rabano

Ho pubblicato su Youtube una breve anteprima del mio primo album di figurine scacchistiche.

Lo trovate a questo link.

 

Si tratta di un flip book (libro girevole) ideato insieme all’artista Rabano (il caro amico Fabio Lanza, col quale ho collaborato spesso in passato).

Una prima parte è dedicata alle regole in rima, illustrate con la scacchiera ideografica disegnata da Fabio Lanza. Poi segue una seconda parte di principi generali, sempre con delle didascalie in rima.

Il battesimo ufficiale è stato fatto lo scorso anno nei progetti regionali “Tutti a ischol@” negli Istituti comprensivi di San Teodoro e Usini, dove hanno riscosso un successo enorme sia dei bambini, sia dei genitori e anche degli insegnanti che hanno avuto modo di apprezzare l’approccio innovativo della didattica scacchistica.