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I principi generali.

Negli scacchi ci sono tre categorie di giocatori: quelli che non conoscono i principi generali, e sono i deboli; quelli che conoscono i principi generali, e sono meno deboli; e quelli che conoscono la debolezza dei principi generali: e questi sono i forti.

Cecil John Seddon Purdy

Al tempo giusto i giocatori geniali
sanno lasciare i principi generali.

(R. Teichmann)

 

Mettersi in gioco.

Le metafore scacchistiche occupano tutti i giorni le prime pagine dei giornali ma ieri sera al Tg1 delle 20 (dal minuto 20:10) è andata in onda una vera e propria allegoria da parte del grande imprenditore Carlo De Benedetti noto per la sua avversità a tutto campo versus Silvio Berlusconi: sull’economia, sull’informazione, sulla politica e persino in ambito giudiziario (con una vittoria storica dopo decenni di processi).

L’occasione era la presentazione di un suo libro “Mettersi in gioco” edito da Einaudi, e all’intervistatore Dino Sorgonà l’ingengere ha spiegato il significato del titolo con una premessa tutta scacchistica: “Ci sono le Torri fondamentali da muovere sulla scacchiera (i giovani e gli imprenditori), poi un buon Alfiere (la corretta informazione) e poi il pezzo più importante dopo il Re (che – sottinteso – è lo stesso Stato, N.d.A.) e cioé la Regina (che è la politica)”.

Dino Sorgonà domanda: “La politica è quindi la Regina smarrita: lei pensa che sia per mancanza di leadership o di visione?” e De Benedetti risponde: “Ma sa, le due cose vanno molto in parallelo: i grandi leader hanno una visione, difficile pensare che i piccoli leader possano avere una visione, per cui è un po’ la stessa cosa.”  E poi prosegue parlando appunto della visione e pur non dicendolo direttamente fa un distinguo tra la visione tattica (spread, imposte, sacrifici) e quella strategica (l’orizzonte di questo paese) che ricorda molto l’aforisma di De Gasperi: “ Un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista guarda alla prossima generazione. „

L’intervista si conclude con questa domanda: “Lei ritiene che l’informazione sia fondamentale per la ricostruzione. Ma l’informazione è in profonda crisi e in ristrutturazione; come vede lei l’informazione in futuro?” La risposta è un po’ sibillina: “Mah, l’informazione innanzi tutto si declina su vari media, tra cui internet: durante la giornata per esempio io non vado a cercare la notizia, ma il commento della notizia”.

Questa risposta, che ho l’impressione sia stata anche tagliata per esigenza di spazio, proviene naturalmente da un grande protagonista dell’informazione e il suo riferimento alla rete è un chiaro indizio alla informazione del futuro. Se mi è permessa un po’ di “dietrologia” noi scacchisti sappiamo che gli Alfieri sulla scacchiera sono due e non uno come ha citato l’ingegnere: che il secondo Alfiere dell’informazione sia proprio il web?!

Ogni pezzo mosso spesso è un passo in meno di progresso.

Veronica (Victoria) KASATKINA Russian artist – Posters – ‘Night’

Proseguono le lezioni nel mio quartiere presso la scuola primaria del 12° circolo: lunedì ero dalle quinte di maestra Letizia, Caterina, Sergio e Sara, ieri mattina con la terza di maestra Rita e nel pomeriggio con la seconda di maestra Giovanna. Con la classe di Letizia e Caterina abbiamo iniziato il mio più ambizioso progetto “Le città degli scacchi” che presto coinvolgerà molte scuole della provincia di Sassari: i bambini sono molto partecipi, sia nella ricerca dei matti (e invenzione dei nomi) sia nella costruzione di storie per ogni città invisibile di Italo Calvino.

Con le altre classi invece abbiamo fatto la consueta partita collettiva come parte della lezione teorica. Pubblico qui la “miniatura” con la seconda A perché esemplificativa di un tipico difetto dei principianti: quello di pensare che l’avversario non si sia accorto di una minaccia e sia incappato in un errore. Spesso la verità è che l’avversario aveva guardato una mossa avanti e che il sacrificio era solo un investimento. I bambini di seconda hanno al loro attivo una decina di lezioni tra lo scorso anno scolastico e il presente: alcuni di loro ancora non padroneggiano il movimento dei pezzi; non conoscono ancora i principi generali che in genere io espongo con l’ausilio dei miei proverbi e delle mie carte scacchistiche.

Alcuni di loro avevano anche frequentato qualche pomeriggio presso l’oratorio Costia Russo di Santa Maria di Pisa, che a breve riprenderemo anche quest’anno grazie all’interessamento di Tore Lintas che coordina tutte le attività ricreative.

[pgn

[Event “?”]
[Date “????.??.23”]
[Round “?”]
[White “2^ A Latte dolce”]
[Black “Sebastiano”]
[Result “0-1”]
[ECO “A00”]
[Annotator “,Sebastiano”]
[PlyCount “18”]
[EventDate “1999.??.??”]
[SourceDate “2012.10.24”]

1. Na3 {Cavallo al lato  Cavallo dimezzato.} Nf6 {
Cavallo centrale  Cavallo ottimale.} 2. Nf3 d5 {
Toc toc, sono l’Alfiere:  mi apri la porta per piacere?!} 3. Nb5 {
Ogni pezzo mosso spesso  è un passo in meno di progresso.} Nc6 4. Rb1 {
Mossa di torre, pensaci se occorre!} e5 {
Se l’avversario il centro diserta  io ci stendo una coperta.} 5. Nxe5 $2 {
Becchi un pedone come un gallo…} Nxe5 {e ci perdi il tuo Cavallo.} 6. Rg1 {
Tutte e due le Torri mosse:  al povero Re verrà la tosse!} Bc5 7. f3 $2 {
Torre in offerta  su diagonale aperta.} Bxg1 8. f4 {
Il pedone corre e si sbraccia  per creare una minaccia!} Bxh2 $5 9. fxe5 {
Ma subito dopo la cattura  arriva una fregatura.} Bg3# {
Grida il Re dal nascondino  mi sento spiato dallo spioncino.} 0-1

[/pgn]