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Problem solving

Giornata ricca di appuntamenti quella odierna: stamattina ero nelle terze elementari di Latte Dolce, dove ho proseguito il programma sperimentale del protocollo S.A.M. dell’INVALSI. I bambini si stanno appassionando al gioco e mi accolgono sempre con grande entusiasmo. Proprio per questo qualche settimana fa ho contattato i responsabili della Circoscrizione n° 2 per cercare di dare un seguito anche per l’anno venturo, e pare che ci siano buone prospettive.

Nella tarda mattinata ero a Sennori, dove ho impostato come lezioni per i ragazzi delle scuole medie delle posizioni di problem solving: dovevano costruire delle reti di matto, cercando di utilizzare meno materiale possibile (il valore di riferimento è quello classico più un valore di 3 per il Re). Quindi nel pomeriggio ho proseguito presso le terze di via Washington (con 4 bambine saranno presenti giovedì prossimo alla fase regionale dei G.S.S.), proponendo un gioco in cui la Regina deve cercare di catturare tutti i pezzi uno di seguito all’altro senza alcuna pausa: il gioco richiede un minimo di pianificazione per essere risolto, e non tutti ce l’hanno fatta.

Alle 17 sono andato a vedere la lezione che Michele Devilla ha tenuto al nostro circolo, e sono rimasto – come sempre – colpito dalle sue idee didattiche che come sempre arricchiscono il metodo ideografico. Nella foto sopra possono vedersi i nomi dei bambini, che vengono “appuntati” sulla scacchiera murale per tener nota delle proposte fatte dai bambini!

Con Michele abbiamo iniziato anche un nuovo corso rivolto a giovanissimi presso il comune di Codrongianos, dove andremo tutti i venerdì dalle 17:30 alle 19:30.

Premio FSI – Istruttore dell’anno

La Federazione Scacchistica Italiana ha voluto premiarmi per la mia attività scacchistica di base, assegnandomi il premio come migliore istruttore per il Sud e le Isole. Già lo scorso anno (il premio era suddiviso nelle tre macro-aree NORD, CENTRO, SUD e ISOLE ma con un solo riconoscimento per area) avevo ricevuto qualche preferenza dal Consiglio federale, ma non essendoci distinzione tra attività di base e scolastica e attività di vertice e agonistica la preferenza era andata al bravissimo Riccardo Del Dotto, col quale ho avuto modo a Palermo di scambiare diverse idee sulla didattica.

Questo premio, benchè ho molti cari ammiratori che dicono che fosse addirittura obbligato, mostra un grande coraggio della Federazione: perchè la mia attività, pur encomiabile per la diffusione del gioco, non ha i numeri che una struttura sportiva vorrebbe auspicarsi; non eccelle certo per numero di tesserati, né per risultati agonistici, né per organizzazione di eventi…

Il premio pertanto è ricaduto sulla mia persona come incentivo alla mia sperimentazione metodologica: la psicomotricità su scacchiera gigante, il metodo ideografico (carte, immagini, proverbi scacchistici) e forse per qualche contributo dato agli istruttori italiani (relazioni ai convegni nazionali di Pomezia, Torino, Oristano e Gela) e dell’attività su alcuni blog scacchistici.

Sento comunque di dover ringraziare tutto il mondo scacchistico per l’onore che ricevo di entrare in un Albo d’oro che vede già nomi importantissimi: Claudio Negrini, Alberto Bernabei, Carla Mircoli, Alex Wild, Maria Teresa Arnetta, Riccardo Del Dotto, Carlo Alberto Cavazzoni, Giuseppe Rinaldi, Andrea Rebeggiani, Eugenia Di Primio, Olga Zimina, Roberta De Nisi.

Il fotomontaggio che mi ha dedicato Stefano Tescaro

 

 


La variante di Sorso

Nella foto sopra il gioco che ho proposto oggi alla seconda elementare di Sorso: il bianco al suo turno cerca di eliminare un pedone; il nero, al suo turno, avanza tutti i pedoni “superstiti” di un passo… Se un solo pedone arriva in fondo il Nero vince, altrimenti vince il Bianco.

Il gioco serve sia per ripassare il movimento dei pezzi, sia per focalizzare le “mosse lunghe”  che spesso sono le più difficili per i bambini che stanno imparando. Abbiamo fatto 4 partite col risultato finale di 2-2.

Il rompicapo delle otto regine

Ieri invece, dopo la psicomotricità su scacchiera gigante coi bambini di delle prime di via Washington, ho sperimentato una variante del rompicapo delle 8 regine: si tratta di dare 4 pedoni ciascuno che a turno devono mettere sulla scacchiera evitando di metterli su una fila in cui è già presente un altro pedone (colonna, traversa o diagonale); perde chi sbaglia o non può mettere alcun pedone.

 

 

Altra variante che spesso utilizzo coi bambini che stanno iniziando è quella di creare dei percorsi lineari costituiti di pedoni che l’allievo deve catturare uno di seguito all’altro col pezzo che sta imparando a muovere.