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Regole di torneo
Questo pomeriggio ero impegnato con una seconda elementare di via Genova, dove le bambine hanno guadagnato la qualificazione alla fase regionale dei GSS; così abbiamo “rispolverato” alcune regole dei tornei, e precisamente tutti i casi di patta: d’accordo, per ripetizione di posizione, per insufficienza di materiale, per stallo e per la regola delle 50 mosse.
Poi abbiamo visto qualche caso elementare di scacco matto e abbiamo dato il via alle partite. La classe è molto appassionata al gioco, ma devo ancora trovare un buon metodo per diminuire la loro litigiosità durante le partite…
In serata al circolo abbiamo proseguito il corso sugli scacchi eterodossi che sta tenendo Ottavio Messina: oggi abbiamo giocato partite con entrambi gli schieramenti di un solo colore!
Gli scacchi eterodossi possono essere anche un ottimo diversivo nei confronti di molti principianti che contro avversari più bravi perdono il gusto di giocare: spesso è sufficiente proporre una piccola modifica per farli nuovamente entusiasmare.
Scacchi e matematica
Prosegue la sperimentazione del Progetto SAM (scacchi applicati alla matematica), secondo il protocollo nazionale perfezionato a Torino a fine febbraio scorso. Stamattina ho distribuito delle fotocopie con delle schede che contenevano ciascuna 12 diagrammi da risolvere (semplici quesiti in una mossa). L’esercizio è particolarmente utile per la trascrizione delle mosse, per la visualizzazione, per il problem solving ecc.
Inoltre durante le partite è evidente ad ogni mossa la predisposizione a farsi i “conti in tasca” dopo ogni cattura: cosa che rende più facile la comprensione di tutte le proprietà delle operazioni aritmetiche, ma anche – e ne parlerò presto a proposito della bravissima Carmelita Di Mauro – delle basi matematiche per le espressioni algebriche…
Attacco doppio.
Il tema di oggi era l’attacco doppio, cioè una delle più elementari azioni tattiche sulla scacchiera. Sia stamattina a Sennori, che in tarda mattinata a Sassari (in via Forlanini) ho elencato alcune minacce tipiche combinate: forchetta (l’attacco doppio del pedone e secondo alcuni anche del Cavallo), il doppio di Alfiere (infilata e inchiodatura) e qualche esempio di attacco o scacco di scoperta. Mi piace introdurre il termine di combinazione secondo una mia personale accezione: le minacce che combinandosi portano ad un vantaggio per la parte che le attua.
Questo metodo consente di posizionare sulla scacchiera solo i pezzi che servono per le “combinazioni” (so che gli scacchisti inorridiscono a sentir chiamare così semplici tatticismi) e di coinvolgere a turno tutti i partecipanti alla lezione: poichè non sempre trovano la mossa giusta in pochi secondi li esorto a riflettere maggiormente in partita “perchè spesso alcune mosse buone sfuggono al primo sguardo “.
Quindi le consuete partite, che sono sempre molto attese, che prendono l’80% del tempo a disposizione. Durante le partite mi limito semplicemente a sottolineare le occasioni mancate dai giocatori che muovendo troppo rapidamente spesso non trovano delle mosse vincenti.





