Archivi per la categoria ‘Didattica’

Osilo

Stamattina, dopo l’assenza di qualche settimana, sono andato presso la 4^ elementare di Osilo, dove ho potuto riprendere le lezioni di scacchi. La lezione di oggi è stata introdotta da una partita su scacchiera murale, dove ad ogni bambino viene chiesto di eseguire una mossa e la si commenta subito, spesso sentendo prima il parere dei bambini stessi. Questo sistema consente di tenerli più partecipi per almeno 20 minuti, vedendo esattamente il loro livello di gioco per poter pianificare le lezioni future; un piccolo accorgimento per gli istruttori è quello di far muovere a turno i bambini vicini in modo che non prendano “partito” e si sentano in  diritto di fare il tifo o suggerire ad ogni mossa, perchè se è molto più entusiasmante è sicuramente meno silenzioso…

Al termine della partita “teorica” ho dato il via alle partite libere, con le scacchiere piccole comprate dalla scuola per adattarsi ai banchi scolastici che sono troppo stretti per le scacchiere regolamentari. E’ stata anche l’occasione per consegnare alcune tessere della FSI a coloro che avevano partecipato ai Campionati provinciali Under 16 di Sassari (tra cui anche la campionessa dei giovanissimi!).

Durante la ricreazione ho potuto “immortalare” anche un cartello che mi sta facendo “frullare” qualche idea, che in verità coltivo da tempo: tradurre i nomi dei matti delle carte in inglese e sardo (o sassarese)!

Matto del “carabiniere”

E dopo Latte Dolce non potevo non parlare anche del quartiere di Santa Maria di Pisa (dove sono cresciuto) nel quale sto seguendo alcune classi della scuola n° 13 di via Cilea, una delle quali – dove mi trovavo stamattina – per il progetto nazionale S.A.M. (scacchi applicati alla matematica) dell’INVALSI.

La cosa più eccezionale di questa scuola è la bellissima integrazione della comunità dei ROM, che frequentano la scuola con un rispetto ed una disciplina assai sopra la media degli Italiani… Il loro impegno negli scacchi in genere è molto sincero, e in qualche caso persino sorprendente. Spero di poter al più presto raccontare qualcosa di più di questa bellissima esperienza.

Oggi è stata la giornata del Matto del carabiniere, cioè il matto fondamentale che si esegue con Re e Torre contro il Re: un metodo un po’ più lungo ma molto più elementare, ottimo per chi sta iniziando! L’ho mostrato ai bambini di via Gennargentu, a quelli di via Cilea, ai ragazzi della scuola media di Sennori e questo pomeriggio anche alle terze di via Washington.

Latti-dozzi!

Il premio come migliore Istruttore dell’anno 2010 che la Federazione Scacchistica Italiana mi ha assegnato mi da nuovi stimoli per riprendere in “mano” questo mio diario… Così inizierò a raccontare le mie giornate, magari riassumendo tutte le novità dei mesi precedenti, a partire da stamattina.

Oggi mi trovavo a Latte dolce (Latti-dòzzi in Sassarese), quartiere che gode di cattiva nomea, ma anche quartiere di cui mi onoro di aver frequentato le scuole e le “strade” da bambino. Negli anni passati il nostro circolo aveva fondato la sezione scacchi “PGS Olimpia” offrendo una valida alternativa per molti giovani ragazzini di questa periferia: in soli tre anni avevamo avviato alla pratica del gioco centinaia di giovani in un opera meritoria per cui continuiamo a ricevere apprezzamenti dalle istituzioni e dalla cittadinanza.

Dalla fine dello scorso anno sto seguendo due terze elementari per il progetto S.A.M. (scacchi applicati alla matematica) che l’INVALSI e la FSI stanno portando avanti su 2.500 bambini per monitorare le capacità cognitive logico-matematiche che un laboratorio di 30 ore può sviluppare in un contesto curricolare.Le lezioni si svolgono secondo un protocollo sviluppato a livello nazionale dalla Commissione didattica e scuola della FSI, col notevole impulso dato dal Comitato regionale Piemonte (capofila e promotore di tutto il progetto) e il contributo dei migliori istruttori: tra cui anche Alex Wild, Lexy Ortega, Marcello Perrone, Carlo Alberto Cavazzoni e il sottoscritto!

Il mio contributo è stato quello di favorire un’esposizione teorica in modo empatico e interattivo, piuttosto che in maniera frontale: ogni bambino deve essere chiamato per nome e coinvolto costantemente – con domande mirate – nel “problem-solving” delle posizioni proposte.

Le lezioni hanno anche un seguito – una volta alla settimana – in un appuntamento di gioco presso l’oratorio di Santa Maria di Pisa, il quartiere “gemello” (in cui abito anche io!), dove i bambini incontrano anche partecipanti di altre età provenienti anche da altre scuole. Gli incontri sono sempre a titolo gratuito e sono strutturati come momenti di aggregazione e gioco, quindi non come lezioni. Quello che mi pare assai positivo è la presenza sempre più entusiasta di numerosi genitori che iniziano “timidamente” a tentare le loro prime partite coi bambini!