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L’orologio e i formulari.

Stamattina ho voluto fare un esperimento portando gli orologi da torneo in una classe di prima elementare. Lo spunto mi è venuto dall’osservazione del peggioramento del livello di gioco quando si ritrovano ad affrontare le partite di torneo con l’obbligo di trascrizione delle mosse e con un tempo prefissato di riflessione. Tutto questo aumenta tantissimo anche la loro tensione e quindi il rischio di fare errori grossolani. Per questo ho pensato che – laddove possibile – sia più opportuno abituare quanto prima i bambini ad utilizzare l’orologio e come seconda fase annotare le partite che giocano anche amichevolmente.

C’è infatti una tendenza a livello nazionale di far scrivere sempre più presto i bambini, persino tra gli under 8 che fortunatamente sono ancora esclusi (si pensi che ci possono essere giocatori di 5 anni che non sono ancora andati a scuola!). Ma a prescindere da questo è incredibile come a causa di orologio e formulario i bambini giochino notevolmente peggio.

Quando gli scacchi sposano la didattica…

Particolari dell'opera "Metamorfosi" di M.C. Escher

Questo post è ispirato alla mia esperienza di ieri nella terza elementare di Osilo, perchè mi pare emblematico per descrivere il mio approccio al mondo dell’insegnamento. Premetto che generalmente improvviso molto i contenuti delle mie lezioni: in genere non vado con un’idea già programmata, e comunque anche quando voglio parlare di un argomento sono pronto a rimetterlo nel “cassetto” se qualche bambino mi ispira un nuovo argomento…

Ieri sono arrivato in classe mentre la maestra Giuseppina Bassu stava terminando delle verifiche di Storia con i suoi allievi. Sono rimasto qualche minuto ad ascoltare (meravigliato dalle capacità dei bambini che non si limitavano a ripetere a memoria…), quindi mi è venuta la folgorazione…

Ho chiesto alla maestra se fosse stato interessante far svolgere un torneo a squadre ai bambini sull’argomento oggetto di verifica (l’uomo primitivo), e lei ha detto che era un’ottima idea. Così abbiamo diviso la classe in due metà: ho scelto due capitani, i quali hanno poi scelto a turno i propri compagni; composte le due squadre ho spiegato le regole del gioco. Leggi il resto di questo articolo »

Venerdì, 19 marzo

Questa mattina ho ripreso le lezioni con le prime elementari di via Washington (scuola a cui sono molto legato!) che si erano interrotte da quasi un mese. Sono particolarmente soddisfatto perchè più passa il tempo più il mio metodo ideografico riesce a disciplinare i bambini, anche piccolissimi…

La cosa importante è tenerli costantemente impegnati, coinvolgendoli con domande semplici e gratificandoli per ogni risposta esatta! A turno li faccio venire alla scacchiera ideografica poggiata su un banco e per ogni risposta esatta “batto un cinque” al bambino chiamato: già questo per loro è motivo di felicità e li tiene attenti!

Oggi per queste due classi è stata la prima volta che giocavano con le scacchiere e sono persino rimasto meravigliato della loro disciplina: al termine delle partite ho distribuito carte in premio ai più silenziosi, esortando i più vivaci a “meritarsele” anche loro la prossima volta…