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Abilità “spaziali”!

Qualche anno fa avevo visto su internet una video intervista del GM Maurice Ashley in cui parlava dei benefici degli scacchi e mostrava un esercizio che poteva essere eseguito da chiunque. Da allora utilizzo questo espediente molto spesso, sia come ripasso per il movimento dei pezzi, sia come problem solving, sia come “solitario” quando qualcuno è rimasto senza avversari e aspetta il proprio turno per giocare.

Ne ho già parlato sul blog, dove ho presentato il gioco col nome di “Pollicino”, ma ne riparlo oggi perché domenica ho avuto una stimolante chiacchierata con Aristide Zorzi che mi ha mostrato un esercizio molto interessante che fa eseguire ai suoi allievi “alla cieca” (cioé senza che possano guardare la scacchiera): devono cioé trascrivere i percorsi che fanno i pezzi degli scacchi (casella per casella con le coordinate alfanumeriche) e in un altro caso scrivere anche il relativo colore delle caselle.
Lunedì mi trovavo in un oratorio e dopo qualche partita alcuni nuovi allievi di seconda elementare mi chiedevano proprio di preparargli degli schemi da risolvere col semplice movimento dei pezzi: a titolo esemplificativo pubblico due foto (per ingrandirle basta cliccarci), potete provare a risolverli e poi confrontare le vostre soluzioni con quelle che pubblico nei commenti.

 

Lo stallo dell’esagerato.

“Il gran ballo” di Erika Pili

Qualche giorno fa durante una delle mie lezioni ho assistito ad un classico “stallo dell’esagerato”: il tipico caso in cui chi è in vantaggio vuole “sadicamente” ridicolizzare l’avversario promuovendo tutti i pedoni rimastigli; è molto frequente che l’ultima promozione metta in stallo il Re difensore con risate generali e rivalsa del giocatore in svantaggio.

Per questa situazione avevo già coniato anni fa un proverbio: “Tante Regine presenti al gran ballo e il Re contento rimane stallo!”, per il quale la mia amica Erika Pili aveva anche realizzato una stupenda litografia che potete ammirare in questo post. Così, volendo trasformare in filastrocca questa “lezione” ho deciso di farne un’ottava, che pubblico di seguito:

Lo stallo dell’esagerato.

Tutti esultanti sono i pedoni
verso la fine del combattimento
quando il Re è in tristi condizioni
e assiste solingo e sgomento
a continue e sprezzanti promozioni
sino a non aver più movimento.
Ma con tante Regine presenti al ballo
il Re infine è contento: perché è stallo!

 

 

 

Tempo contro materiale.

Mentre proseguono le lezioni ad Osilo (ieri terzo appuntamento), che coinvolgono quest’anno ben 4 classi, di cui una prima elementare (il nuovo ciclo della maestra Pinuccia Bassu, grazie alla quale – 6 anni fa – tutto è cominciato) ed una prima media che riunisce tutti i ragazzi che seguo appunto dalla prima elementare. Ci si potrebbe chiedere come mai tra questi non ci siano i “dominatori” delle competizioni regionali: rispondo laconicamente che intanto non le hanno mai disputate, dimostrando scarso interesse per l’agonismo, e poi il mio lavoro con loro è stato prevalentemente scolastico e quindi non ho potuto seguirli troppo dal punto di vista “sportivo”.

Quest’anno però ho in parte cambiato approccio, oltre a proseguire il lavoro nella scuola ho chiesto uno spazio per poter seguire chi volesse approfondire la conoscenza tecnica del gioco degli scacchi. Siamo giunti al secondo appuntamento e sono certo che i risultati non tarderanno a vedersi.

Tempo contro Materiale: il Bianco fa tre mosse e il Nero una.

Ma lo spunto per questo post è stata la lezione improvvisata di ieri pomeriggio al Canopoleno, con la terza primaria di Rita Sabatino: ho proposto una partita in cui il Bianco ha solo Re e pedoni, mentre il Nero ha tutti i pezzi e i pedoni. Il Bianco però può fare tre mosse per ognuna che ne fa il Nero. Ho prima chiesto ai bambini quale “partito” scegliessero e in verità dopo tre votazioni ad alzata di mano (tanto erano indecisi) abbiamo dovuto procedere al conteggio esatto: io avrei giocato col Bianco e loro coi Neri. La partita è stata davvero divertente e ha dimostrato come il Tempo sia superiore al Materiale; ho però promesso che la prossima volta loro avranno le tre mosse ed io tutto il materiale.