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Scacchi in Poesia: in via Forlanini.

Questo sabato, dalle ore 10:30, presso il cortile della scuola del 12°+13° Circolo Didattico in via Forlanini, si svolgerà la manifestazione Scacchi in Poesia che fa parte della più ampia oraganizzazione denominata Progetto Ottobre in Poesia, curato da Leonardo Omar Onida, e giunta quest’anno alla sesta edizione con un livello sempre più internazionale. Protagonisti di Scacchi in Poesia saranno i bambini, che proporranno la lettura delle loro filastrocche, che giocheranno con la scacchiera gigante e probabilmente avranno modo di cimentarsi anche in partite dimostrative di scacchi a tavolino.

L’evento doveva svolgersi a Latte dolce, in piazza Dettori, secondo una programmazione ambiziosa che contava sulla realizzazione di una scacchiera gigante disegnata sul pavimento della piazza da parte dell’Assessorato all’Ambiente. Purtroppo il ritardo nei lavori e l’incertezza meteorologica ha influito su questo cambio di programma: col rammarico del sottoscritto che voleva con tutto il cuore coinvolgere un quartiere per il quale negli scorsi 3 anni ha prestato gratuitamente la propria opera e da tempo sta cercando una positiva collaborazione  con la Circoscrizione n° 2.

Ma il grande entusiasmo dei bambini che frequentano la scuola di via Forlanini, e soprattutto quello dei bambini della 4^ B della maestra Michela Carboni, garantiranno a tutti gli spettatori uno spettacolo davvero inusuale: metteranno in evidenza la grande competenza poetica acquisita in un anno di gioco e di scuola; mostreranno i disegni scaturiti dalla loro brillante fantasia; si confronteranno amichevolmente in appassionanti partite di scacchi e mostreranno la loro gioia nello svolgere le loro attività.

 Chi vuole un’anteprima del lavoro svolto dai bambini nello scorso anno può trovare numerosi esempi su questo blog sotto l’etichetta Filastrocche.

 

 

La prima simultanea.

La simultanea in programma per ieri pomeriggio si è regolarmente svolta nonostante le previsioni meteo non proprio rassicuranti, che hanno ridotto la partecipazione. Non ha aiutato l’organizzazione neppure il ritardo con cui si è potuto comunicare ufficialmente lo svolgimento della stessa. Così alla fine gli sfidanti del CM Ottavio Messina sono stati soltanto 11, di cui 4 Under 10 alla loro prima simultanea. La cosa più simpatica è stata che alla consueta domanda degli organizzatori su chi volesse scrivere la partita praticamente tutti – compresi i ragazzi – hanno risposto affermativamente. Anche i più giovani partecipanti, Marco di 7 anni, Rebecca di 8, Carlo e Simone di 9,  hanno per la prima volta scritto su un formulario la partita.

Alla simultanea, che si è svolta in due ore e si è conclusa con 10 vittorie ed un pareggio del giocatore locale Sebastiano Pulina, hanno partecipato anche due prime nazionali. Ma grazie alla possibilità di imporre il proprio ritmo Ottavio Messina è riuscito ad evitare varianti troppo “calcolate” da parte degli avversari più titolati.

Piccolo siparietto simpatico è quello che ha visto una speciale annotazione da parte di Marco (in perfetto stile “ideografico”): accanto ad una mossa che minacciava la Donna avversaria ha disegnato una pistola! Poi, in un bellissimo contrattacco è riuscito effettivamente a scambiare le Donne ed ha esultato come se avesse vinto la partita. Molto brava anche Rebecca che è stata l’ultima a tenere impegnato il CM e che ha giocato una partita tutta in difesa sino alla perdita di materiale che l’ha portata ad un finale senza speranza. Ottavio Messina si è complimentato anche con Simone, che per catturare un pezzo è finito in una posizione sempre sull’orlo dello scacco matto.

Grande Slam: Carlsen vince lo spareggio contro Caruana.

Si è concluso ieri a Bilbao, in Spagna, la Finale dei Maestri di scacchi denominata Grande Slam: la vittoria dopo un armistizio nelle tre partite in programma (Vallejo contro Caruana, Aronian contro Carlsen e Karjakin contro Anand) si sono disputate due partite rapide (4 minuti + 3 secondi a mossa) vinte senza troppi affanni dal n° 1 Magnus Carlsen molto più pratico nel gioco rapido rispetto a Caruana. (Per le partite raccomando il sito ChessVibes)

1 Fabiano Caruana 17
2 Magnus Carlsen 17
3 Levon Aronian 11
4 Sergey Kariakin 10
5 Viswanathan Anand 9
6 Francisco Vallejo 6

Questo risultato, a mio parere, non compromette la splendida prestazione del giovane italo-americano che è stato a detta di tutti i media mondiali la vera rivelazione del torneo. Sebbene qualche critica – soprattutto dai suoi tifosi – gli sia stata mossa per la patta “teorica” senza alcuna fatica contro l’ultimo in classifica Paco Vallejo che ha dato spunto a svariate interpetazioni.
Secondo alcuni Fabiano ha voluto pattare per conservare energie per l’eventuale spareggio con Carlsen: la partita del Norvegese contro il campione olimpico Aronian pareva fino a quel momento essere più favorevole all’Armeno. Secondo qualche altro commentatore con la sua rapida patta Caruana ha “scaricato” tutta le tensione sulle spalle di Carlsen: poteva spingerlo verso in gioco rischioso (e dispendioso dal punto di vista nervoso) per vincere la partita; poteva significare una “sfida” sul piano più congeniale al Norvegese nel gioco rapido e portarlo a giocare per la patta rischiando di perdere contro Aronian.
A me piace pensare invece che se un giocatore sceglie di impiantare una difesa dove il Bianco può forzare una variante con la ripetizione di mosse abbia già messo nel contro prima ancora di iniziare di volersi accontentare del pari. In questa decisione non può non aver avuto il suo peso l’annuncio dato prima della partita dallo Spagnolo Paco Vallejo di lasciare gli scacchi a tempo indeterminato: la delusione per le due precedenti partite, condotte bene e perse per errori evitabili, ha inciso molto su questo ritiro.
Io credo che Fabiano, nonostante il suo aspetto da “automa” degli scacchi, abbia voluto concedere allo Spagnolo l’onore delle armi, mostrando il suo rispetto per un gioco – quello di Vallejo – che in questo torneo è stato altissimo seppur rovinato da incredibili cali di pressione.

Come abbiamo detto in apertura il torneo di Fabiano rimane lo stesso un exploit, che lo ha portato a sfiorare il 4° posto assoluto nel ranking mondiale, a finire il torneo accanto al favorito indiscusso Magnus Carlsen e soprattutto a mostrare un gioco stellare in tutte le partite “classiche” del Grande Slam. Questo che è un risultato senza precedenti per l’Italia non può passare inosservato dai media (sempre pronti a salire sul carro del vincitore) e sono convinto che sarà un ritorno di immagine per la Federazione Scacchistica Italiana, che sotto la guida di Gianpietro Pagnoncelli, ha sempre creduto nelle grandi potenzialità di Caruana (consiglio la lettura di questo vecchio articolo su “Scacchierando”), sponsorizzandolo sin da quando giovanissimo GM ha deciso di trasferirsi in Italia per diventare un professionista di scacchi.