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Mettersi in gioco.

Le metafore scacchistiche occupano tutti i giorni le prime pagine dei giornali ma ieri sera al Tg1 delle 20 (dal minuto 20:10) è andata in onda una vera e propria allegoria da parte del grande imprenditore Carlo De Benedetti noto per la sua avversità a tutto campo versus Silvio Berlusconi: sull’economia, sull’informazione, sulla politica e persino in ambito giudiziario (con una vittoria storica dopo decenni di processi).

L’occasione era la presentazione di un suo libro “Mettersi in gioco” edito da Einaudi, e all’intervistatore Dino Sorgonà l’ingengere ha spiegato il significato del titolo con una premessa tutta scacchistica: “Ci sono le Torri fondamentali da muovere sulla scacchiera (i giovani e gli imprenditori), poi un buon Alfiere (la corretta informazione) e poi il pezzo più importante dopo il Re (che – sottinteso – è lo stesso Stato, N.d.A.) e cioé la Regina (che è la politica)”.

Dino Sorgonà domanda: “La politica è quindi la Regina smarrita: lei pensa che sia per mancanza di leadership o di visione?” e De Benedetti risponde: “Ma sa, le due cose vanno molto in parallelo: i grandi leader hanno una visione, difficile pensare che i piccoli leader possano avere una visione, per cui è un po’ la stessa cosa.”  E poi prosegue parlando appunto della visione e pur non dicendolo direttamente fa un distinguo tra la visione tattica (spread, imposte, sacrifici) e quella strategica (l’orizzonte di questo paese) che ricorda molto l’aforisma di De Gasperi: “ Un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista guarda alla prossima generazione. „

L’intervista si conclude con questa domanda: “Lei ritiene che l’informazione sia fondamentale per la ricostruzione. Ma l’informazione è in profonda crisi e in ristrutturazione; come vede lei l’informazione in futuro?” La risposta è un po’ sibillina: “Mah, l’informazione innanzi tutto si declina su vari media, tra cui internet: durante la giornata per esempio io non vado a cercare la notizia, ma il commento della notizia”.

Questa risposta, che ho l’impressione sia stata anche tagliata per esigenza di spazio, proviene naturalmente da un grande protagonista dell’informazione e il suo riferimento alla rete è un chiaro indizio alla informazione del futuro. Se mi è permessa un po’ di “dietrologia” noi scacchisti sappiamo che gli Alfieri sulla scacchiera sono due e non uno come ha citato l’ingegnere: che il secondo Alfiere dell’informazione sia proprio il web?!

Marostica: mostra d’arte “Mirko Vucetich”

Per gli appassionati di scacchi di tutto il mondo Marostica è famosa soprattutto per la sua celebre partita di scacchi viventi in costume, che si tiene tutti gli anni pari nella seconda settimana di settembre.

Pochi però sanno (confesso: neppure io prima di oggi) che il maggior artefice di questa grande manifestazione fu il suo ideatore Mario Mirko Vucetich, personaggio poliedrico tra le tante attività figurano quelle di regista, attore, musicista, scenografo, scultore, decoratore, architetto, poeta e illustratore.

E proprio questa sua multiforme attività ha visto il suo culmine nella creazione dell’evento di Marostica, per il quale ha indossato i “panni” dello storico, dello sceneggiatore, del costumista, dello scultore, del disegnatore e persino del fabbro (per forgiare le armi dei figuranti).

Mentre la manifestazione si è appena conclusa sino al 14 ottobre sarà possibile visitare l’evento Mostra d’arte ”Mirko Vucetich: Dal Futurismo al Novecento” presso il Castello di Marostica, organizzata dall’Associazione ABCOnlus in collaborazione con la Pro Marostica e il Comune di Marostica è curata da Andrea Speziali, studioso esperto sull’artista che ringrazio per la sollecita disponibilità a fornire gli approfondimenti, e al quale rimando per le splendide illustrazioni tratte da “La partita a scacchi” di Mirko Vucetich che rendono bene l’idea dell’ingegno artistico e scenografico e della puntigliosità di colui che non vuole lasciare niente al caso (proprio come farebbe uno scacchista!) per una rappresentazione che è un piccolo microcosmo dei linguaggi dell’Arte e una perfetta metafora degli intrecci sentimentali, politici, economici della vita stessa.

Per chi volesse curiosare su Facebook ci sono anche le foto del vernissage della mostra sulla pagina dedicata all’artista sempre da Andrea Speziali, in cui si possono ammirare tra l’altro anche i costumi d’epoca creati sempre dal geniale Mirko.

 

 

 

Psychomotricity on giant sized chessboard at a kindergarten

Splendido articolo su Scacchi012, in inglese, della bravissima Beatrice Rapaccini, che sintetizza un anno di lavoro, con Mauro Gaspari, presso una scuola dell’infanzia delle Marche. Pur ispirandosi ai lavori di Alessandro Pompa, Paola Russo e del sottoscritto, Gaspari e Rapaccini hanno sviluppato delle novità assolute, come la costruzione e de-costruzione della scacchiera “double-face”. Notevoli anche i contributi musicali e l’utilizzo della favola, ma anche il lavoro “artigianale” di disegno e di creazione dei pezzi e delle scacchiere.

Tutto questo avvicina molto la pratica della psicomotricità ad un’istituzione argentina “Il Caballito de Palermo”, diretta dalla psicologa (e coach di PNL) Marina Alba Rizzo, che più di ogni altra ha sviluppato il cosiddetto pre-ajedrez (pre-scacchi) nell’età pre-scolare.