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I proverbi dei bambini.

Il disegno è di Raffaele

La mia abitudine di utilizzare delle rime per far memorizzare ai bambini i principi generali della strategia scacchistica (o anche del movimento dei pezzi, o del contegno sportivo) è talmente coinvolgente che , come ho detto spesso, sono gli stessi bambini a ricercarne di altri. Ormai praticamente ovunque i bambini mi comunicano le loro invenzioni ed io rimango estasiato sia per la loro fantasia, sia per la loro abilità. Naturalmente nelle loro rime spesso manca l’elemento didattico (cioé  la “morale della favola”) per cui spesso io li riprendo per creare nuovi proverbi.

Quelli che presento di seguito sono degli esempi tratti da rime dei bambini e rimaneggiati da me per renderli più didascalici:

La Regina è proprio pazza
al primo scacco si oppone e si ammazza;
il Re rimasto solitario
finrà in pasto all’avversario.
(Ilaria O.)

Se il Re è sotto inchiodatura
se ne sta dietro le mura;
ma se è davanti è un’infilata
e la figura dietro è spacciata.
(Ilaria O.)

Il Cavallo sfinito fa uno sbaglio
e invece di un nitrito lancia un raglio.
(Eleonora)

Il pedone con le gambe e con le braccia
ogni pezzo nemico lo caccia.
(Antonio)

I pedoni fanno una catena
e qualcuno si rompe la schiena.
(Andrea)

Quando il Re è sotto shock
non può far neanche “l’arrock”…
(Alessandro)

 

Lo stallo dell’esagerato.

“Il gran ballo” di Erika Pili

Qualche giorno fa durante una delle mie lezioni ho assistito ad un classico “stallo dell’esagerato”: il tipico caso in cui chi è in vantaggio vuole “sadicamente” ridicolizzare l’avversario promuovendo tutti i pedoni rimastigli; è molto frequente che l’ultima promozione metta in stallo il Re difensore con risate generali e rivalsa del giocatore in svantaggio.

Per questa situazione avevo già coniato anni fa un proverbio: “Tante Regine presenti al gran ballo e il Re contento rimane stallo!”, per il quale la mia amica Erika Pili aveva anche realizzato una stupenda litografia che potete ammirare in questo post. Così, volendo trasformare in filastrocca questa “lezione” ho deciso di farne un’ottava, che pubblico di seguito:

Lo stallo dell’esagerato.

Tutti esultanti sono i pedoni
verso la fine del combattimento
quando il Re è in tristi condizioni
e assiste solingo e sgomento
a continue e sprezzanti promozioni
sino a non aver più movimento.
Ma con tante Regine presenti al ballo
il Re infine è contento: perché è stallo!

 

 

 

Attenti al Gorilla!

Questo pomeriggio per la consueta lezione con la seconda A di via Forlanini, delle maestre Renata e Nicoletta, i bambini mi hanno accolto con delle rime scacchistiche (un po’ inventate da loro e un po’ copiate dalle mie); allora ho letto loro una mia recente “ottava” che presto pubblicherò.
Dopo Riccardo mi ha mostrato una posizione di una sua partita contro Tony, terminata patta per ripetizione di mosse nonostante il grande vantaggio di Donna e Torre ed una posizione forzata di matto in 3 mosse. Allora ho mostrato loro il classico matto del gorilla e proprio Riccardo ha subito intuito il perché di tale nome, battendosi i pugni sul petto! Abbiamo quindi fatto la lezione su questo tipo di matto facendo alternare tutti i bambini alla scacchiera murale.

Il procedimento del “Gorilla”

Poi ho chiesto ai bambini quali rime trovassero con la parola Gorilla, un po’ come abbiamo fatto tante volte coi bambini della terza (ora quarta) di maestra Michela; mi è stato proposto Godzilla, camomilla, argilla e Priscilla! Così mentre loro giocavano ho composto sulla lavagna la seguente filastrocca

Torre e Regina sembrano un gorilla
che sbatte i suoi pugni sul petto,
mentre il Re coi “piedi d’argilla”
verso un bordo viene costretto;
da una casella all’altra oscilla
mentre il gorilla con gran diletto
e del tutto soddisfatto
porta il Re allo scacco matto.