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Gli animali colorati.

 

Alle 11:00 di stamattina, presso la scuola di via Forlanini, ho fatto una lezione di psicomotricità su scacchiera gigante. Ho spiegato il ruolo della scacchiera murale (“quella appoggiata al muro”) come mappa per la scacchiera gigante sul pavimento. Li ho fatti riflettere sull’orientamento delle caselle bianche e nere e quindi sulla possibilità di assegnare ad ogni casella il nome di un animale colorato (A1: ape bianca, E5: elefante giallo) secondo il sistema dei regoli colorati: altro omaggio al sistema della cara amica Carmelita Di Mauro.

I giochi proposti sono stati: scoprire la “tana” degli animali colorati (chiedevo ai bambini di andare a posizionarsi nella tana degli animali che proponevo: “civetta nera” “balena fucsia”…) e sedersi in attesa del gioco successivo, che consisteva nel dare ai bambini fuori dalla scacchiera una palla di spugna con la quale dovevano colpire gli animali colorati che di volta in volta gli indicavo.

Ho quindi proseguito con il “Gira la ruota”  dove al gioco precedente si aggiungeva la difficoltà di dover ogni volta ricalcolare le posizioni degli animali colorati che ad ogni comando cambiavano di casella…

Come sempre c’è molto entusiasmo tra i bambini, grazie al quale si può chiedere loro di risolvere dei quesiti in cui devono fare delle piccole astrazioni.

 

Scacchi e matematica

Gli allievi impegnati nella compilazione dei diagrammi.

Prosegue la sperimentazione del Progetto SAM (scacchi applicati alla matematica), secondo il protocollo nazionale perfezionato a Torino a fine febbraio scorso. Stamattina ho distribuito delle fotocopie con delle schede che contenevano ciascuna 12 diagrammi da risolvere (semplici quesiti in una mossa). L’esercizio è particolarmente utile per la trascrizione delle mosse, per la visualizzazione, per il problem solving ecc.

Inoltre durante le partite è evidente ad ogni mossa la predisposizione a farsi i “conti in tasca” dopo ogni cattura: cosa che rende più facile la comprensione di tutte le proprietà delle operazioni aritmetiche, ma anche – e ne parlerò presto a proposito della bravissima Carmelita Di Mauro – delle basi matematiche per le espressioni algebriche…

I bambini non perdono l'occasione per fare calcoli!!

Attacco doppio.

Il tema di oggi era l’attacco doppio, cioè una delle più elementari azioni tattiche sulla scacchiera. Sia stamattina a Sennori, che in tarda mattinata a Sassari (in via Forlanini) ho elencato alcune minacce tipiche combinate: forchetta (l’attacco doppio del pedone e secondo alcuni anche del Cavallo), il doppio di Alfiere (infilata e inchiodatura) e qualche esempio di attacco o scacco di scoperta. Mi piace introdurre il termine di combinazione secondo una mia personale accezione: le minacce che combinandosi portano ad un vantaggio per la parte che le attua.

Questo metodo consente di posizionare sulla scacchiera solo i pezzi che servono per le “combinazioni” (so che gli scacchisti inorridiscono a sentir chiamare così semplici tatticismi) e di coinvolgere a turno tutti i partecipanti alla lezione: poichè non sempre trovano la mossa giusta in pochi secondi li esorto a riflettere maggiormente in partita “perchè spesso alcune mosse buone sfuggono al primo sguardo “.

Quindi le consuete partite, che sono sempre molto attese, che prendono l’80% del tempo a disposizione. Durante le partite mi limito semplicemente a sottolineare le occasioni mancate dai giocatori che muovendo troppo rapidamente spesso non trovano delle mosse vincenti.