Archivi per la categoria ‘Scuola’
Problem solving
Passate le vacanze pasquali è ripresa l’attività delle scuole, e sono riprese anche le lezioni di scacchi. Questa settimana è stata all’insegna del problem solving (ma gli scacchi sono sempre problem solving: ad ogni mossa bisogna risolvere problemi…).
Le varie classi di prima elementare che sto seguendo sono all’incirca allo stesso livello, per cui anche gli argomenti sono simili. Giovedì con il gruppo misto (prime e seconde) del Canopoleno di Sassari abbiamo visto l’arrocco: ho prima spiegato come si esegue (due passi del Re verso la Torre e la Torre che scavalca il Re e si pone al suo fianco), facendo notare che si può eseguire da un lato e dall’altro (corto o lungo).
Quindi, uno per uno, ho chiamato tutti i bambini alla scacchiera murale per eseguirlo con le proprie mani: chiedevo soltanto “Fai l’arrocco lungo del Bianco” oppure “Fai l’arrocco corto del Nero”. Quindi sono passato alla spiegazione delle regole dell’arrocco: quali sono le condizioni (spazio libero tra Re e Torre con cui si arrocca; non aver mosso Re o Torre interessata; non essere sotto scacco né attraversare case attaccate da pezzi avversari…).
Dopo queste informazioni ho fatto un secondo giro di domande, mettendo sulla scacchiera ideografica una situazione in cui era possibile un solo arrocco che i bambini chiamati dovevano scoprire. Trovo che questo sia un metodo molto proficuo per farli imparare.
Stamattina invece sono stato con le prime elementari di via Washington (8° circolo), e con loro ho ripassato i movimenti dei pezzi con l’espediente di insegnare loro il valore di scambio dei pezzi: mettevo una posizione in cui un pezzo bianco poteva catturare diversi pezzi neri, ed i bambini (sempre uno alla volta) dovevano catturare il pezzo di maggior valore! Con questo metodo si scoprono anche i bambini che ancora non hanno ben compreso il movimento dei pezzi… Nel pomeriggio ho replicato la stessa lezione anche coi bambini delle prime elementari della scuola di Latte dolce (13° circolo), invitandoli ancora una volta alle partite amichevoli al parco.
Queste lezioni hanno il pregio di durare pochissimo (15 minuti o venti al massimo) e di lasciare il giusto tempo per la pratica di gioco. Inoltre il vantaggio è quello del gran coinvolgimento della loro attenzione: non si deve fare un monologo col rischio di essere seguiti solo da cinque bambini e non capire quanto stanno imparando.
Inoltre il fatto che devono risolvere un piccolo quesito stimola molto la loro competitività e quando ricevono un complimento aumentano molto la loro autostima e si rallegrano molto…
Psicomotricità…
Proseguono in numerose classi di prima elementare a Sassari le lezioni di psicomotricità su scacchiera gigante, in attesa di coinvolgere – il prossimo anno – anche le scuole d’infanzia…
Stamattina ero impegnato in via Forlanini dove, su idea della maestra Michela, abbiamo fatto un nuovo gioco: sulla scacchiera murale venivano disposti tre bottoni magnetici colorati (rosso, verde e giallo); la maestra chiamava tre bambini per volta e chiedeva loro di occupare la casa della scacchiera gigante corrispondente a quella del colore chiamato segnalato nella scacchiera murale… I bambini si scatenavano in una corsa per occupare per primi la casella giusta!
Nel frattempo gli altri bambini avevano il compito di segnare con una matita le case corrispondenti su un foglio in cui era riprodotta una scacchiera, in attesa di essere chiamati per il loro turno su quella gigante.
I bambini si sono divertiti molto ed hanno anche dimostrato interessanti strategie di azione, come quella di osservare lettere e numeri sia sulla scacchiera murale, sia su quella gigante; altri fissavano invece il colore della casella da occupare, ed altri (pochi in verità) l’orientamento rispetto alla posizione della scacchiera: come angoli, lati ecc.
Corso di scacchi a Sennori.
Ieri, insieme con Marco Peru, abbiamo tenuto la prima lezione di scacchi alla scuola media di Sennori (dopo le tre lezioni promozionali di cui ho già parlato). Quindi, avendo già a suo tempo spiegato le regole dei movimenti dei pezzi questa volta ho iniziato a farli ragionare sui principi strategici generali.
Farli ragionare è proprio il termine esatto, perchè gli allievi sono tutti tra gli undici ed i tredici anni, quindi nell’età ottimale per poter desumere dai principi generali le conoscenze utili per le partite di scacchi. Così ho fatto notare il maggior valore del centro rispetto ai bordi, il vantaggio della rapida mobilitazione dei pezzi e la sicurezza del Re che si ha dopo l’arrocco.
Dopo aver accennato alle tre fasi della partita (apertura, mediogioco e finale) siamo passati ai finali fondamentali con pezzi pesanti (matto “delle sentinelle” e matto “dei passeggiatori”), quindi dopo una ventina di minuti di lezione siamo passati alle partite.
Nei due gruppi che stanno seguendo il corso (uno dalle 15:00 alle 16:30 e l’altro dalle 16:30 alle 18:00) ci sono una cinquantina di ragazzi, in gran parte “maschietti” ma con una buona rappresentanza femminile. Ciò che è emerso è la grande disponibilità per il gioco, considerando che le lezioni si svolgono fuori dall’orario scolastico e che pertanto vengono apposta per giocare a scacchi.