Diomira
“Partendosi di là e andando tre giornate verso levante, l’uomo si trova a Diomira, città con sessanta cupole d’argento, statue in bronzo di tutti gli dei, vie lastricate in stagno, un teatro di cristallo, un gallo d’oro che canta ogni mattina su una torre. Tutte queste bellezze il viaggiatore già conosce per averle viste anche in altre città. Ma la proprietà di questa è che chi vi arriva una sera di settembre, quando le giornate s’accorciano e le lampade multicolori s’accendono tutte insieme sulle porte delle friggitorie, e da una terrazza una voce di donna grida: uh!, gli viene da invidiare quelli che ora pensano d’aver già vissuto una sera uguale a questa e d’esser stati quella volta felici.” da “Le città invisibili” di Italo Calvino
La batteria in questione è costituita da Donna + Torre + Pedone; in tutti i diagrammi seguenti (cliccare sull’immagine per ingrandirla) il Bianco muove e matta in una mossa. Buon divertimento!
De que nada se sabe
Traduco una bellissima poesia (adattandola alle rime italiane) di Jorge Louis Borges. La poesia originale è riportata sotto.
Nulla si sa.
La luna ignora che è tranquilla e chiara,
né, d’altronde, sa che sia la luna,
la sabbia che sia sabbia. Non c’è alcuna
cosa che sappia che ha una forma rara.
Ogni figura d’avorio si separa
dagli astratti scacchi, come la mano opportuna
che la dirige. Chissà se l’umana fortuna
di poche parole ma di pena amara
sia strumento di altro. Lo ignoriamo;
dargli nome di Dio è un azzardo.
Vana è la paura, vano lo sbaglio,
e l’interrotta preghiera che iniziamo.
Che arco avrà scoccato questo dardo?
Chi sono io? Qual’è l’alto bersaglio?
“Ogni mossa conta” Orrin “Checkmate” Hudson
Articolo tradotto di Karen Leland | Fotografia di Kevin Garrett
Un giorno mentre guardava la televisione, seduto comodamente sul suo divano, a Birmingham(Alabama), Orrin Hudson vide un servizio al telegiornale che cambiò la sua vita per sempre. Un adolescente di Queens (New York) uccise sette persone in una rapina armata per 2.000 $. Cinque di loro morirono. Orrin Hudson dice che dopo questa notizia non potè dormire tranquillo: “Se anche avessi un milione di dollari in tasca e ci sono ragazzi che ammazzano per i soldi, questo sarebbe un fallimento”.
Da quel momento Hudson comprese che il suo compito fosse di insegnare ai bambini di “pensare, invece di sparare”. Nove mesi dopo ha lasciato il suo lavoro ed ha iniziato il suo progetto “Be someone” (Essere qualcuno), un progetto non-profit di prevenzione della criminalità, con un programma educativo che usa gli scacchi per mostrare ai giovani come fare la “mossa giusta” nella vita.