Multilateralità.
Ieri un presidente di un circolo scacchistico sardo, parlando con me, lamentava una generalizzata difficoltà a seguire bambini sotto gli otto anni. Gli ho suggerito di variare il contenuto delle lezioni, non puntando solo sugli scacchi, ma su altri giochi logici, di memoria, di fantasia…
Il problema è che quando si fanno delle lezioni troppo tecniche e orientate alla competitività, si rischia che seguano solo i più bravini mentre la maggior parte abbandona i corsi.
Nelle mie lezioni, soprattutto scolastiche, cerco sempre di invogliare tutti con giochi che spesso sembrano esulare dall’insegnamento scacchistico, ma così non è: quando noi facciamo lavorare l’attenzione, la memoria, la logica, la creatività stiamo rafforzando globalmente la maturazione del bambino.
Stamattina, per esempio, ad Osilo con i bambini di terza elementare ho voluto lavorare con un gioco di memoria: ho proposto loro una decina di mosse di apertura con i relativi nomi (Grob, Bird, Reti, Larsen…) e loro dovevano cercare di memorizzarne il più possibile. Angelo è riuscito a ricordarne 11 su 12!
Per tutti loro alla fine – dopo le consuete partite – in regalo una carta coi proverbi, che stanno riscuotendo un successo enorme anche nella città di Cagliari, grazie all’adozione del Maestro Isacco Ibba.
Mercoledì, 21 aprile
Questa mattina ero coi bambini della prima elementare di via Forlanini, che mi hanno raccontato dei loro tentativi col metodo Feuerstein che la maestra Michela sta portando avanti con grande passione. La scheda che mi hanno mostrato conteneva dei punti che – seguendo un modello esemplificativo – dovevano ricomporre in una serie di rotazioni. Infine dovevano fare una generalizzazione, aiutandosi con dei disegni proprio relativamente all’idea di “modello”: qualcuno ha menzionato il progetto; qualcun altro il decoupage seguendo uno schema; qualcuno il gioco del puzzle, con l’immagine finale di riferimento… Così, nella nostra lezione, abbiamo utilizzato la scacchiera murale per far vedere ai bambini il matto dei passeggiatori, affinchè venga utilizzato come “modello” per le loro partite: stanno diventando davvero bravi…
Aumenta anche la loro capacità di far di conto, e spesso li sorprendo che fanno i conti del materiale catturato, esercizio che spesso chiedo di fare ai giocatori che stanno aspettando il loro turno di gioco.
Martedì, 20 aprile
Stamattina ho sperimentato una nuova “lezione interattiva”, con l’idea di fare un ripasso del matto fondamentale con le due torri: ho svolto una simultanea con i venti bambini della seconda elementare di via Civitavecchia (bastano 10 scacchiere: una per coppia)…
Come immaginavo, solo una coppia ha portato a termine correttamente il matto, a dimostrazione che è necessario riprendere sempre il contenuto delle lezioni con bambini così piccoli.
Il sistema delle simultanee non è male, ieri lo avevo riproposto anche ad Ittiri, accompagnando le fasi cruciali della lezione coi miei proverbi (anche le carte di premio sono quelle coi proverbi), ed in questo modo si può prolungare la parte teorica…
Nella mia seconda ora di lezione di stamattina, invece, ho fatto “esordire” i bambini della prima elementare di via Genova, e con gran meraviglia sono stati più disciplinati rispetto alle lezioni di psicomotricità su scacchiera gigante, con cui li ho tenuti impegnati sino ad oggi.
Questo pomeriggio invece, ancora scacchi a Sennori, dove si respira un grande entusiasmo, tanto che i partecipanti sono sempre in continuo aumento, ed ora sfiorano la settantina! Con loro abbiamo iniziato il discorso coi tatticismi più semplici: minaccia e attacco doppio (compresi infilata, inchiodatura e attacco di scoperta…)