Bilbao, Gran Slam: solo pareggi.

Nella giornata di ieri, 8° turno, le tre partite si sono concluse tutte in parità: Vallejo contro Aronian, Karjakin contro Carlsen e Anand contro Caruana; pertanto le posizioni in classifica rimangono invariate. Incredibile la prestazione del campione del mondo Anand, che in tutto il torneo ha collezionato solo patte (può fregiarsi di essere l’unico imbattuto!), quasi avesse scoperto un nuovo mondo tutto meditativo in cui la perfezione si raggiunge solo se nessuno perde, come il mitico combattimento senza colpi dei samurai.

Così quando mancano due turni al termine Fabiano Caruana guida ancora la classificia con il Norvegese Magnus Carlsen, e dovrà affrontare ancora lo spagnolo Vallejo e l’armeno Aronian. Per le partite si può vedere il sito ufficiale, che purtroppo non è stato certo all’altezza dell’evento: così seguito da mandare in tilt sistematicamente il server.

 

Se il Re non arrocca, soffrire gli tocca!

Il Nero muove e matta in 2 mosse.

Ieri pomeriggio ho fatto lezione alla terza della maestra Rita Sabatino, al Canopoleno. Mentre posizionavo i pezzi sulla scacchiera murale e dialogavo con loro ho chiesto con quale colore preferivano giocare. Ho sentito qualcuno che “complottava” per prendere il Bianco e farmi il matto del barbiere! Qualcuno mi ha chiesto di ripetere la rima “Quando vedi la Donna e l’Alfiere, stai molto attento al matto del barbiere”.

La partita di ieri, terminata pur troppo brevemente, è stata utile sia per ripassare la regole dell’en-passant, sia ribadire il concetto della non ottimale mossa al lato del Cavallo, sia – soprattutto – per far riflettere sull’importanza dell’arrocco. Ve la ripropongo di seguito.

[pgn

[Event “?”]
[Date “????.??.??”]
[Round “?”]
[White “3^ A Canopoleno”]
[Black “Sebastiano”]
[Result “*”]
[ECO “C00”]
[PlyCount “20”]
[EventDate “1999.??.??”]
[SourceDate “2012.10.11”]

1. e4 e6 {Dopo aver fatto vedere mercoledì scorso il matto del barbiere ho
mostrato come con questa mossa non sia più possibile attaccare il punto f7 con
l’Ac4} 2. Be2 {I bambini sono già disorientati…} d5 3. e5 {
Questa mossa, ho fatto notare ai bambini, impedisce sia Cf6 che Ad6.} c5 4. f4
{Qui ho spiegato che il pedone f4 difende quello in e5, quindi è una mossa
sensata, però si indebolisce la posizione del Re.} Nc6 5. Nh3 $6 {Mossa che la
maggior parte dei bambini ha disapprovato (“Cavallo al lato cavallo dimezzato”
si è ricordato più di uno!)} c4 ({Ho mostrato questa variante:} 5… Qh4+ 6.
Kf1 {“Se il Re non arrocca, soffrire gli tocca!”} (6. Nf2 Qxf4 {
“La Regina è una molla, e il centro crolla!”}) (6. g3 $4 Qxh3 {
Cavallo al bordo, cavallo balordo!})) 6. Nf2 Bc5 7. d3 $2 {
A questo punto mi è venuta un’idea…} (7. O-O) 7… Qb6 {Ho esortato i
bambini a fare molta attenzione: “Dell’avversario capite ogni mossa, perché
altrimenti vi scava la fossa!”} 8. b4 $4 {Qui era stata proposta dapprima la
mossa 8.h3, che ho fatto ritirare… Questa mossa mi è servita per un utile
ripasso della presa en-passant.  Al termine della spiegazione però ho eseguito
la logica cattura del Cf2.} Bxf2+ 9. Kd2 $2 {
Re vagabondo e l’esercito va a fondo.} (9. Kf1 cxd3 10. Bxd3 Nxb4) 9… c3+ {
Dopo questa mossa, resomi conto che il matto è inevitabile e che non tutti i
bambini avevano partecipato nel proporre mosse, ho chiesto alla classe di
trovare gli scacchi matti in entrambe le varianti.  “Il Bianco ha solo due
mosse: in una prende matto in una mossa, nell’altra invece …pure!”} 10. Kxc3
(10. Nxc3 Qe3# {Matto delle rotaie.}) 10… Qxb4# {
Qui fuori fa freddo, poverino e c’è un matto del pinguino.} *

[/pgn]

I fumetti e gli scacchi.

Come sapranno i miei lettori io sono convinto che il linguaggio dei fumetti sia universale per catturare l’attenzione. Proprio in questi mesi il mio amico Francis Manfredi sta mettendo a punto un progetto eccezionale di illustrazione a tema scacchistico su cui non posso svelare nessun particolare. Però voglio parlare dell’esperienza di un bravo istruttore di Villasor, Mariano Abis, che ho conosciuto meglio lo scorso anno quando ha frequentato uno dei miei corsi di formazione per istruttori.

Durante il corso lo vedevo molto attento a prendere “appunti” salvo poi scoprire che gli appunti erano disegni, caricature, traiettorie dei pezzi degli scacchi… Allora ho approfondito con lui la metodologia ideografica, cioé associare immagini e parole alle mosse degli scacchi, creare favole, filastrocche, rime per affascinare i bambini. Gli dissi che con la sua abilità nel disegno avrebbe potuto facilmente seguire questa strada! Lui ha sorriso e mi ha confessato che era sempre stata una sua idea.

Nei giorni scorsi mi ha inviato via mail molto materiale interessante, tra cui le illustrazioni per i “suoi” pezzi degli scacchi: Gegé il Re, Gina la Regina, Melchiorre la Torre, Piero “l’Alfiero”, il Cavallo corallo e Giorgione il “piedone”. Questo approccio ricorda i personaggi di Carmelita Di Mauro, oppure quelli “antropomorfi” di Alessandro Pompa, ma è chiaro che lo scopo è quello di far identificare, nell’immaginazione dei bambini, i pezzi degli scacchi con personaggi veri e propri o addirittura con se stessi.

Trovo questo metodo estremamente adatto per far entusiasmare i bambini: l’ho scoperto con le carte scacchistiche illustrate, che sono state da subito un successo ben superiore a quelle con i diagrammi scacchistici; ne ho avuto conferma con le partite di scacchi viventi, dovo ho visto all’opera la fantasia dei bambini nel creare personaggi e situazioni.

Le illustrazioni di Mariano Abis sono le seguenti: si consiglia di cliccare sulle immagini per vederle ingrandite.