Aforisma del giorno.
Gli scacchi sono un luogo di raccoglimento,
dove io vado per mio divertimento.
(John Cage)

Reunion, 1968, Performance di Marcel Duchamp e John Cage, partita a scacchi su scacchiera sonora. Da una foto di Shigeko Kubota.
L’11 settembre a Cagliari, con la collaborazione del Circolo Scacchistico Cagliaritano, ci sarà un evento dedicato al grande artista e musicista John Cage, che è stato anche un appassionato scacchista. La direzione è affidata a Daniele Ledda e Simone Sassu (che ho avuto la fortuna di apprezzare in un evento analogo presentato lo scorso anno presso l’ex-Q di Sassari).
Sopra una conchiglia…..e una scacchiera…..
Riporto una bellissima reinterpretazione in chiave scacchistica di Carlo Giuseppe Bolmida, di una poesia di Giacomo Zanella che potrete trovare – a fronte del testo rivisitato – sul sito Partecipiamo.
E’ chiuso il quaderno
de’ “matti” famosi;
con tristo costerno
negletta riposi,
riposi tu inutile,
di pezzi un dì fiera,
mia lignea scacchiera.
Occulta nel fondo
d’oscuro armadione,
per te, allor biondo,
non ebbi attenzione,
vagavo coi futili,
con femmine a schiera,
ed eri chimera.
Per quanta vicenda
di lente stagioni
riempisser l’agenda
di mille occasioni,
da te io, volubile,
e senza rimorso,
non ebbi soccorso.
Ancor sembra ieri;
sul Pado pur ora
assai volentieri
stringevo una mora;
ragazze cantavano,
e il remo tendea
verso il Cerea. (*)
E’ fresca la polve
che il tempo perduto
da crapule involve.
Già sono canuto,
e appena l’ostetrica
posommi pian piano
sopra il divano!
Psicomotricità: una nuova via della didattica.
Da diversi anni sto sperimentando l’innovativa pratica della psicomotricità su scacchiera gigante con bambini che vanno dai 4 ai 7 anni. Ovunque ho praticato questi giochi motori ho poi proseguito negli anni successivi con dei corsi tradizionali di scacchi, ma ormai i miei impegni scolastici si sono talmente intensificati che difficilmente riuscirò a seguire alle scuole primarie i bambini che lo scorso anno ho seguito alle scuole per l’infanzia.
Il mio maggior rammarico è inoltre quello di non essere stato abbastanza persuasivo nei confronti di alcuni enti di promozione sportiva a fare adottare questa metodologia da esperti di educazione fisica o educatori specificamente formati: e mi riferisco senza giri di parole al CONI e all’UISP della provincia di Sassari. Peccato: vorrà dire che resterò l’unico artefice locale di una pratica che – non mi stancherò di ripeterlo – costituirà una nuova frontiera della didattica pre-scolare.
Le esperienze della pratica psicomotoria considerano la presa di coscienza del valore del corpo, legata alla concezione della personalità, che può essere definita come un sistema dinamico e integrato di diverse intelligenze. Motricità e corporeità contribuiscono infatti alla crescita globale e alla maturazione complessiva del bambino e sono condizione funzionale, relazionale, comunicativa e pratica da sviluppare in ordine a tutti i piani di attenzione formativa. La manipolazione dei supporti didattici (scacchi di ogni dimensione in varie situazioni), garantisce l’efficacia dell’attivita’ motoria. Inoltre per meglio coinvolgere i bambini utilizzo delle filastrocche utili a rinforzare la memoria procedurale di sequenze propedeutiche all’apprendimento dei numeri e delle lettere.
Alcuni obiettivi della psicomotricità:
- Esecuzione di semplici percorsi ed organizzazione di spazi sulle indicazioni verbali e non verbali.
- Orientamento e localizzazione del proprio corpo, di oggetti e persone, in situazioni spaziali;
- Invenzione o riproduzione di movimenti e posture in uno spazio regolato.
- Ricostruzione di semplici sequenze temporali coinvolgenti l’apparato visivo, uditivo, tattile e cinestesico.
- Coordinamento oculo-manuale e oculo-podalico.
- Sviluppo del controllo motorio: muoversi spontaneamente o in modo guidato da soli e in gruppo; discriminazione di suoni e voci e sensazioni corporee.
- Presa di coscienza del proprio corpo, sviluppo di posture e di schemi motori di base.
- Aumento dell’autostima ed del senso di fiducia negli adulti e nei compagni
- Consapevolezza dello spirito di gruppo e delle esperienze di socializzazione.
- Drammatizzazione: parlare descrivere, raccontare e dialogare con i grandi e con i coetanei.