Aforisma del giorno.

Bianchi o Neri, non siamo poi così diversi gli uni dagli altri.

Una scacchiera "origami"

Canopoleno: scacchi “fantasma”!

Questo pomeriggio, prendendo spunto da un suggerimento di Giacomo Deiana che mi affianca nelle lezioni al Canopoleno del martedì, ho proposto al gruppo (oggi di ben 23 partecipanti) una lezione di visualizzazione. Dapprima ho schierato sulla scacchiera murale soltanto i pezzi bianchi, che muovevo io; i bambini dovevano invece muovere i pezzi neri che però non erano schierati sulla scacchiera e quindi potevano vederli per un istante solo appena li muovevano.
Dopo un primo giro ho proposto l’ulteriore difficoltà: anche i pezzi bianchi diventavano “fantasmi” e si potevano vedere solo in un baleno appena mossi, dopo ridiventavano fantasma. Questa variante (inventata per l’occasione!) potrebbe essere propedeutica per imparare il gioco alla cieca, ma nel nostro caso serviva solo come esercizio di visualizzazione e per catturare l’attenzione del gruppo, che non poteva perdersi un solo movimento. Infatti quando abbiamo diviso in due squadre i bambini i Neri hanno vinto catturando un Cavallo dopo sole 8 mosse!

Prosegue intanto il momento di gloria di chi trova qualche matto simpatico, che viene fotografato e pubblicato col nome del vincitore (la cosa li sta coinvolgendo molto): così questa volta pubblico i matti di Antonio, Aisha e Gabriele.

Matto di Antonio

Matto di Aisha

Matto di Gabriele

 

Sorso: mettersi in gioco!

Oggi quinta lezione per i bambini della primaria di Sorso. Per la seconda è stata l’occasione di entrare per la prima volta sulla scacchiera gigante, per fare delle prove di un’esibizione pubblica che si svolgerà a giugno. Come primo impatto ho fatto fare delle prove di orientamento: trovare le caselle tenendo conto delle coordinate (che non sono segnate né su questo tipo di scacchiera, né lo saranno in quella della manifestazione finale).

La cosa più semplice, sperimentata anche lunedì scorso coi bambini della scuola dell’infanzia di Ossi, è far pratica con la verticalità della Torre. Così i giochi proposti sono stati proprio quelli di individuare tutte le possibili catture che le Torri possono eseguire sulla scacchiera. Come prima esperienza ho preferito dedicare a questa attività solo un quarto d’ora, poi siamo rientrati in classe dove i bambini hanno potuto giocare sulle scacchiere da tavolo, che ora che le hanno a disposizione chiedono di giocare anche alla ricreazione.