Sabato 13 febbraio

 

 

Fervono i preparativi per il Campionato provinciale Under 16 della provincia di Sassari, che ogni anno accoglie sempre più partecipanti. Per maggiori informazioni si veda la scheda Eventi  del sito…

Oggi voglio parlare del mio approccio “soft” all’agonismo. Come sa chi mi conosce il successo sportivo dei miei allievi non è il mio obiettivo prioritario, tanto che spesso rimando anche di due o tre anni l’esordio “agonistico” dei miei allievi. Per anni ho evitato che i bambini coinvolti nelle scuole venissero reclutati nelle competizioni sportive, e tesserati all’Associazione tanto per “fare numeri”…

Da qualche anno ho però scoperto che questa voglia di partecipazione, dei bambini, degli insegnanti, dei genitori, può essere orientata al meglio per dare una nuova opportunità di crescita ai ragazzi. Ancora oggi però sono molto selettivo nell’invitare i bambini a partecipare ai tornei ufficiali: nel contempo però li  coinvolgiamo spesso in occasioni di gioco pre-sportivo, con amichevoli, manifestazioni su scacchiera gigante come quella al Parco di Monserrato di Sassari nella foto).

Così per la “legge dei grandi numeri” delle centinaia di bambini coinvolti nelle scuole, una sessantina orbitano in questi appuntamenti amichevoli e di questi una trentina stanno diventando dei veri scacchisti sportivi. Non pretendo di più, perchè concordo con Alex Wild che l’agonismo possa essere molto negativo per la crescita emotiva dei bambini (vi invito a leggere in proposito questo scambio di idee). Lo stress conseguente alla competizione ed alla ricerca della performance può giocare brutti scherzi, come io stesso ho sperimentato coi miei allievi (tra i più sereni in tutte le fasi di qualificazione) alla finale nazionale di Courmayeur…

Quindi ho rivisto anche il mio approccio didattico nelle scuole: più gioco, meno tecnicismo e dilazione dell’impegno sportivo… Solo poche eccezioni a questa mia strategia, per quei bambini che dimostrano da subito di assorbire senza alcun trauma le sconfitte, che siano anche figli di genitori che si accontentino solo della felicità del bambino senza alcuna velleità di vittoria: e questo sarà l’argomento di un prossimo post!

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