Scacchi “alla cieca”…

Ieri ultima lezione promozionale alla scuola media di Sennori, dove martedì prossimo inizierà il corso vero e proprio patrocinato dal Comune. Per “affascinare” i ragazzi ed insegnargli il sistema della trascrizione delle mosse, aiutato sempre da Marco Peru, ho giocato delle partite alla cieca contro ogni classe.

Questa variazione nella didattica è molto utile, aldilà dell’effetto “scenico”, per vari motivi: oltre al già citato sistema “cartesiano” per comunicare le mosse, i ragazzi in genere sono molto più silenziosi e curiosi di vedere come va a finire (non credono ai loro occhi che possano perdere contro un giocatore che non vede la scacchiera); imparano a considerare le mosse dell’altro senza sottovalutarle e dopo la partita sono persino meno ingenui: perchè hanno capito che le semplici minacce in una mossa non bastano a vincere la partita.

Nel pomeriggio invece ero impegnato con le due prime elementari del 13° circolo di via Cilea. Con loro sto proseguendo in linea col metodo ideografico: lezioni interattive con scacchiera ideografica e immagini magnetiche (una domanda a ciascuno, con piccoli quesiti tipo quale pezzo può catturare…); partite guidate e premi finali costituiti da carte scacchistiche. Entrambe le classi sono molto coinvolte e disciplinate, grazie anche alla presenza delle maestre, tutte entusiaste di questi laboratori.

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