Archivio di Febbraio 2012

Ossi: scacchi alla scuola dell’infanzia.

Ieri mattina, sfidando la neve, ho iniziato un nuovo corso di scacchi presso la scuola dell’infanzia di Ossi, un paesino vicino a Sassari. La classe dele maestre Giuseppina Capitta, Margherita Nieddu e Antonella Sanna è composta di 24 bambini (di cui 3 erano assenti) di 5 anni di età, mese più mese meno. La giornata di ieri è stata di presentazione e come di consueto ho fatto con loro il gioco dei nomi. Mi sono presentato come maestro di gioco e ho chiesto loro se sapevano cosa era il gioco.

Con la classe si è creato subito un buon rapporto, tanto che la lezione si è protratta oltre un’ora! Per catturare l’attenzione ho ripescato dalla mia esperienza un’idea di Carmelita Di Mauro, integrandola col mio metodo ideografico. Si tratta della possibilità di far fare ai bambini una piccola ma significativa esperienza con il valore monetario. Mentre facevo coi bambini il gioco dei nomi (grazie al quale ho potuto rapidamente memorizzare tutti i loro nomi) ho chiesto alla maestra di tagliare dei fogli di carta affinché ne potessimo dare 3 per ogni bambino.
Quando i pezzetti di carta erano disponibili ho chiamato alla cattedra ogni bambino e gli ho chiesto di ripetere, senza guardare, l’ordine esatto dei bambini.  Non appena si verificavano delle “defaillances” (i bambini di questa età sono spesso molto timidi, e ritrovarsi addosso gli occhi di tutta la classe può essere per loro “destabilizzante”) facevo un complimento di incoraggiamento, consegnavo le tre “banconote” di carta bianca e passavamo ad un altro bambino.

Una volta che tutti avevano ricevuto i tre “soldini” ho spiegato a cosa sarebbero serviti. Ho detto che chi avrebbe parlato senza aver prima alzato la mano avrebbe pagato “un soldino”. Per il momento la spiegazione era più che sufficiente per ottenere una certa disciplina. Quindi ho chiesto loro (“Mi raccomando, alzando prima la mano!”) di inventarci le regole per fare un gioco.
Non sono passati neanche 5 secondi che Andrea ha alzato la mano: “Giocare insieme daccordo”. “Bravissimo!” ho esclamato io “Questa è una bellissima regola: per giocare bisogna essere daccordo coi compagni che si vuole giocare! Ecco ti sei meritato un soldino!” E così dicendo gli ho consegnato il suo premio.

Sara ha sollevato la mano. “Dimmi Sara” (Chiamare per nome bambini così piccoli instaura un rapporto molto familiare!). “Non bisogna bisticciare”. “Ma bene! Sono daccordo: non bisogna litigare. Ecco anche a te un bel soldino!” A questo punto una grande euforia ha caricato i bambini che vinta la iniziale timidezza hanno iniziato a sollevare le mani. Quando c’è un simile imbarazzo della scelta di solito vado a “pescare” quelli che mi sembrano più timidi, o che hanno fatto con riluttanza il gioco dei nomi. Il loro coinvolgimento è di capitale importanza, se non si vuole che vivano come una “penitenza” l’appuntamento con la nostra lezione.
Molti di loro hanno a questo punto rinforzato l’ultimo concetto: “Non si tirano pugni”, “Non si danno calci”, “Neanche schiaffi” ecc. E allora abbiamo ribadito: “Ok, come ha detto Sara non si deve bisticciare e questo vale per tutte quelle cose che fanno male ai compagni.” A questo punto Carlo ha alzato la mano ed ha atteso che gli dessi la parola: “Non si disturba!” “Bravissimo!” con molta enfasi ho scritto sulla pagina la regola di Carlo. “Siete tutti daccordo?” La classe ha acconsentito ed io ho premiato Carlo con un soldino.
Poi è stata la volta di Asia: “Prestarsi i giochi” che è diventata la regola “Collaborare”; di Miriam: “Fare silenzio”; di Paolo: “Non si rompono i giochi” che è diventata un più generico: “Non si rompe!” tra le risate generali; ancora di Asia: “Mettere in ordine i giochi”; di Sara: “Seduti composti”. A ciò, anche la maestra ne ha voluto aggiungere una di capitale importanza: “Si fa attenzione”.

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Humor

Navigando su internet mi sono imbattuto nelle splendide vignette di Cyrilius e particolarmente quelle dedicate agli scacchi! Ne ho tradotta qualcuna, con un po’ di fotoritocco, e col suo permesso ve le presento: la prima è molto attuale!

Mentre la seconda mi è piaciuta molto perché riprende uno degli espedienti più comuni per insegnare le coordinate ai bambini: la battaglia navale!

Ed eccone alcune altre, cliccare per ingrandire:

Matto del pescatore.

Anche stasera con la classe di Michela abbiamo fatto una lezione con gli scacchi in rima. Dopo aver letto alcune loro fiabe sul fuoco, ed aver letto a mia volta la filastrocca sul “matto da legare” abbiamo iniziato a giocare una nuova partita, che troverete coi commenti più avanti.

Matto del pescatore.

C’era una volta una lunga lenza
che penzolava da una canna da pesca,
all’altro capo c’era la presenza
di un amo nascosto dietro un’esca.
Il pescatore armato di pazienza
aveva proprio un aria furbesca
e tra i pesci c’era diffidenza…
Ma vedendo una preda così fresca
un pesciolino prese confidenza;
detto, fatto, il vermetto l’adesca
e a nulla valse ogni vana resistenza.
Il pescator un altro amo innesca
e lancia ancor con una potenza
e una manovra proprio manesca:
chissà che ignari della conseguenza
ad abboccar altri gran pesci riesca…

 

[pgn

[Event “?”]
[Site “?”]
[Date “2012.02.10”]
[Round “?”]
[White “Matto del pescatore”]
[Black “?”]
[Result “0-1”]
[ECO “A00”]
[Annotator “,Sebastiano”]
[PlyCount “38”]
[SourceDate “2012.02.10”]

1. Nc3 {Marco:”Controllo il centro e metto un pezzo in gioco”  Io: “Bene”
Michela: “Stiamo facendo coi bambini un lavoro per abituarli a lavorare in
gruppo: è possibile fare in modo che anche in questa occasione ragionino come
un gruppo?”  Io: “Certo: in questo caso loro sono una squadra e dovranno fare
dei ragionamenti utilizzando anche le idee dei compagni”} d5 2. e3 $5 {
Ilaria F.: “Così posso muovere la Regina e l’Alfiere”  Io: “Brava. E inoltre
il mio pedone non potrà avanzare in d4 per attaccare il Cavallo. Hai delle
rime?”  Ilaria F.:”Emergenza”} (2. Nxd5 $4 {Gavino:”Mangio il pedone…” I
compagni si lamentano: “Ma così perdiamo il Cavallo…”  Io: “Vedi Gavino? Non
devi pensare solo alla tua mossa come se ciò che succederà dopo non sia
importante. Siete una squadra, e se ora tu guadagni un pedone, poi perderai un
Cavallo che ne vale tre. Devi ragionare sulla conseguenza della tua mossa.
Ecco trovata la parola chiave di oggi: conseguenza! Ti vengono in mente delle
rime?”  Gavino: “Sì, lenza!”  Io: “Bravo! E cosa è una lenza?”  Ilaria F. :”E’
quella cosa che serve per pescare.”  Io: “Proprio così. E cosa c’è attaccato
alla lenza?”  Laura: “Un ferro!”  Ilaria F.: “Un’esca!”  Io: “Esatto. Gavino,
ma lo sai che io ho proprio pensato di mettere un pedone come esca, per vedere
se tu abboccavi?”  Michela: “Possiamo usare “esca” come seconda rima?”  Io:
“Ok, proviamo”} Qxd5 {Io: “Questa mossa la annulliamo!”}) 2… e5 {
Io: “Vedete come io cerco subito di occupare lo spazio al centro?”} 3. Nf3 {
Antonio: “Metto un altro pezzo in gioco e attacco il pedone e5”  Io: “Ok! Hai
delle rime?”  Antonio: “Scienza e senza”  Marco: “Posso dirne una anche io?”
Io: “Dimmi.” Marco:”Partenza”} Nc6 {
Io: Difendo il pedone e5 e metto in gioco un pezzo.} 4. b3 {Ilaria O.: “Così
faccio giocare anche l’altro Alfiere”  Io: “Bravissima. Ti sei accorta che
quella è la strada più breve! Hai delle rime?”  Ilaria O.: “Pesca!”} Nf6 5. Nh4
$2 {Niccolò: “Così la Regina può uscire”  Ho posizionato due fuochi sulle case
g4 e h5, mostrando che la regina non ha molte case dove andare. Poi abbiamo
ricordato la filastrocca del cavallo laterale.  Io: “Hai rime?” Niccolò:
“Pazienza”} Ng4 6. Be2 {Laura:”Per preparare l’arrocco”  Io: “E inoltre
l’Alfiere attacca per la seconda volta il Cavallo che è difeso solo
dall’Alfiere c8. Rime?”  Laura: “Presenza”} Nxf2 {Io: “Vedete: io ho già visto
che con la Regina catturerò un Cavallo, quindi sacrifico il mio per farvi
perdere il diritto di arroccare. Non avete molta scelta: è come un “matto”
alla Regina…”} 7. Kxf2 {Davide: “Mangio il Cavallo”  Io: “Non c’è altra
scelta. Hai rime?”  Davide: “Potenza”} Qxh4+ {
Io: “Il Re nemico non farlo arroccare che è più facile da attaccare.”} 8. Kg1 {
Alessandro: “Scappo in g1. Come rima c’è “pazzesca” !”  Io: “Ottima!”} d4 9.
Na4 {Manuel: “Salvo il Cavallo”  Io: “Sì, ma è un nuovo Cavallo laterale…
Rime?”  Manuel:”No”} b5 $6 {Io: “Ecco qua: cerco di approfittarne subito…”}
10. Nb2 {Ottavio aveva già pensato alla mossa 10.g3, che attaccava la Donna,
ma dopo la mia risposta ha ripiegato su questa fuga del Cavallo, dicendo che
era l’unica possibile.  Io:”Va bene. Hai rime?”  Ottavio: “Intelligenza”} Bc5
11. Bf1 {Daniele: “Proteggo il Re”  Io: “Rime?”  Daniele: “Demenza”  “E cosa
vuol dire demenza” hanno chiesto i compagni?  Io: “De-mente: vuol dire senza
la mente, cioè senza pensare.”} Qh6 12. h3 $1 {Sara: “Per proteggere il Re
dalla Regina”  Io: “Bravissima! Ma lo sai che hai salvato la classe dallo
scacco matto? Pensate che cosa “furbesca” avevo preparato” ed ho mostrato una
variante con sacrificio di Donna, facendo vedere che la casa di fuga in h2
fornita dalla mossa di Sara diventava provvidenziale!} (12. a4 {
Ecco qual’era la minaccia sventata da 12.h3!} dxe3 13. dxe3 Qxe3+ 14. Bxe3
Bxe3# {Questo tipo di matto ricorda i primi pescatori armati di fiocina, o
arpione… dunque sempre in tema!}) 12… O-O 13. Bxb5 {Eleonora:”catturo il
pedone e attacco il Cavallo, e poi la Torre”  Io:”Eccezionale! Non me n’ero
accorto. Rime?”  Eleonora: “Fresca”} Bb7 14. Kh2 $1 {Era il turno di Maria
Grazia, ma dato il suo ritardo nella risposta sono intervenuto: “Tempo
scaduto! Hai rime?”  Maria Grazia: “Scolaresca”  Io: “Brava! Angelo tocca a
te!”  Angelo: “Così metto in gioco la Torre, poi rimetto il Re in g1 ed è come
se avessi fatto l’arrocco.”  Io:”Bravissimo! Ma sai che questa manovra gli
scacchisti la chiamano arrocco artificiale?!”  I bambini sono molto
soddisfatti e sottolineano la bravura di Angelo.} Bd6 {Mossa che i bambini non
hanno colto subito, intenti come erano nel loro piano di arrocco artificiale.}
15. Re1 {Alexia: “Posso dire le rime?”  Io: “Dimmi”  Alexia: “Contentezza e
manesca”  Io: “Brava, però la prima è non è una rima”} Ne7 $5 16. Rf1 {
Marco: “Per non fare andare il Cavallo in f5”} Ng6 17. exd4 {
Gavino: “Mangio il pedone”  Io: “Rime?”  Gavino:”Resistenza”} exd4+ {“Aprire le
linee è uno sbaglio se il tuo Re diventa bersaglio. Vedete che ora è scacco al
Re? Guardate ora la forza dei due Alfieri neri, che sembrano due pescatori che
da lontano lanciano le loro lenze…”} 18. Kh1 {
Ilaria: “Scappo!”  Io: “Sì, ma ora il Nero vince in due mosse: chi lo vede?”} {
Dopo vari tentativi in collaborazione, Niccolò ha scoperto l’effetto dell’Ab7,
e Daniele la fortissima mossa diDonna} Qxh3+ 19. Kg1 Qxg2# {
E Ottavio e Angelo hanno riconosciuto lo scacco matto.} 0-1

[/pgn]

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