Mutati mutandis…

"Internet, tutti maestri" di Carlo Bolmida

MUTATI MUTANDIS

Tu vuoi giocare o vincere?
Mi chiese un dì un amico.
Voglio giocar, di perdere,
non me ne importa un fico.

Allor lui mi rispose:
con ogni forza anelo,
combatto in overdose
per migliorarmi l’Elo…

E’ questa la rovina
del nostro Re dei giuochi,
ahimè, siam sulla china,
siam presi fra due fuochi.

On-line.. tutti.. Maestri…
Un pollo è un gran portento,
Elo FIDE ai più maldestri!
Tornei sociali? Evento

senza interesse alcuno…
giocar per divertirsi?
Non piace più a nessuno..
c’è proprio da intristirsi.

Un mondo più legger!
Gli scacchi sono duri,
giocando sul server
si senton più sicuri.

Così, vuote le sale
del Circol centenario,
nel luogo un dì sacrale
si può dire il rosario.

Danailov ha l’imprimatur:
“Cambiare oppur morire,
Perché tertium non datur”.
Mutiam per rifiorire!

       Carlo Bolmida 2011

Un Commento a “Mutati mutandis…”

  • Oggi ho aggiunto una quartina alla mia Mutatis Mutandis e già compare. Perfetto!
    Si il disegno è il più appropriato.
    Ma di Cambiare le Mutande….non se ne parla proprio.
    Sì, lasciamoci dolcemente trascinare dalla corrente dello Yangtse il Grande Fiume Azzurro. Impossibile nuotar controcorrente! Come ben sapeva il grande MAO!!

    Lo Yangtze era lo stesso fiume di adesso ma l’impeto delle sue acque portava con sé tutt’un’altra energia. Era la corrente della rivoluzione, e il 16 luglio 1966 il Presidente settantatreenne aveva scelto di tuffarsi lì per mostrare come vigore ideologico e vigore fisico fossero una cosa sola. La Rivoluzione Culturale era cominciata, il mito cercava icone da agitare e le bracciate nel fiume che costituisce la spina dorsale liquida, e dunque l’anima, della Cina, offrivano l’immagine perfetta. In realtà, Li Zhisui, medico personale e compagno di nuotate di Mao, raccontava come il leader comunista si limitasse a «galleggiare sulla schiena, col suo pancione che lo sospingeva come un pallone portato dalla corrente».

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