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Trofeo “Lu caddhu” – San Teodoro


Si è svolto domenica scorsa a San Teodoro il II° Trofeo Lu Caddhu, grazie alla generosa organizzazione di Beppe Fiorella (che ha persino rinunciato a giocare per coadiuvare l’arbitro della manifestazione Pierpaolo Loriga).

Al torneo erano presenti fortissimi giocatori da tutta la Sardegna, ed è stato all’insegna della promozione: si è giocato all’aperto per suscitare la curiosità di tutti. Presenti una quarantina di partecipanti, tra cui la maestra internazionale rumena (ma gallurese di adozione!) Camelia Ciobanu che alla fine ha fatto rispettare il pronostico battendo nello scontro diretto il maestro cagliaritano Isacco Ibba (che si è anche cimentato in una simultanea su una ventina di scacchiere).

Ma era presente anche il talentuoso Luigi Caglio, campione regionale, il CM Ottavio Messina (incredibile il suo scivolone all’ultimo turno), il sottoscritto (che non ha giocato male!!), Enrico Santilli e Alessandro Buchicchio.

Inoltre positiva la partecipazione dei giovani: Yuri Sanna, che si è qualificato 6°, Luigi e Maria Cristina Pannella, Emanuele Serra che ha persino battuto Luigi Caglio; e dei soliti “vecchietti” che imperversano sempre in questi tornei: Lorenzo Maldarelli, Pierpaolo Loriga, Gianvito Murtas, Giacomo Deiana, Antonio Buchicchio…

 

La vincitrice Camelia Ciobanu.

Lezioni per bambini a Codrongianos

I piccoli scacchisti: pronti per giocare a calcio!

Ieri pomeriggio c’era la consueta lezione di scacchi a Codrongianos. Come diversivo ho “sfidato” i bambini in una partita alla cieca sulla scacchiera murale: è un espediente che cattura molto la loro attenzione, perchè nella loro ingenuità pensano che abbiano partita facile…

Il mio amico e collega Michele Devilla, che ha fortemente voluto questo corso nel suo paese natio, muoveva i pezzi per mio conto ed i bambini si alternavano a turno sulla scacchiera murale. Lo scopo di questa esibizione è proprio sottolineare gli errori dettati dal non guardare bene la posizione (e allora io scherzo: “Sembrate voi che giocate alla cieca!”); in genere le partite terminano sempre in una quindicina di mosse, perchè non riescono neppure ad immaginare che un giocatore che non vede la scacchiera possa “tramare” un attacco da matto…

Al termine della lezione, in premio le carte scacchistiche, che stanno ricevendo un successo incredibile: soprattutto quelle con i proverbi. Anche i genitori sono così incuriositi e cominciano a chiedere quando potranno anch’essi seguire un corso di scacchi!

Scacchi al 13° circolo.

 

 

Stamattina ho fatto due ore di lezione alla scuola media di Sennori, dove ho notato una grande crescita delle ragazze: presto voglio parlare dell’approccio femminile al gioco degli scacchi, per ora mi limito ad osservare che la differenza nel loro modo di giocare – a mio modo di vedere – risiede solo nella maggiore caparbia dei ragazzi e nella maggiore riflessione delle ragazze.

 

 

 

Dalle 11:00 alle 12:00 ho ritrovato, dopo le vacanze pasquali, la seconda elementare di via Forlanini a Sassari. Ottavio, che ha partecipato al campionato regionale domenica scorsa, ha raccontato ai compagni tutte le sue impressioni del torneo e la felicità di aver partecipato ad una vera festa!

La lezione di oggi, svolta senza scacchiera murale, ha quindi riguardato alcuni aspetti psicologici: muovere in fretta, non considerare le mosse dell’avversario, sperare negli errori dell’altro ecc. Pertanto l’invito rivolto ai bambini è stato quello di giocare in silenzio nella massima concentrazione focalizzando l’attenzione sui piani dei propri compagni.