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I segreti del Castello degli scacchi.
Durante il campionato nazionale under 16, svoltosi nella prima settimana di luglio scorso a Porretta Terme, ho avuto l’onore di collaborare con Carlo Alberto Cavazzoni e Roberto Messa alla presentazione del loro ultimo lavoro: I segreti del Castello degli scacchi, edito da “Le due Torri”. Questo splendido libro, che consiglio vivamente a tutti i giovanissimi che vogliano progredire nel mondo degli scacchi, è l’ideale per la maggior diffusione degli scacchi scolastici, e pertanto lo consiglio anche agli istruttori italiani che tengono corsi nelle scuole.
Ma prima di parlare del libro voglio spendere due parole per l’amico Carlo Alberto Cavazzoni, conosciuto a Torino nel febbraio del 2009 al convegno mondiale “Gli scacchi un gioco per crescere”, dal quale ho tratto numerose ispirazioni anche per la mia didattica. Come molti sapranno la metodologia messa in scena (è proprio il caso di dirlo!) da Cavazzoni si fonda sull’intuizione che l’attenzione dei bambini debba essere catturata col linguaggio della fantasia e del sentimento, e quindi lo strumento privilegiato sia la fiaba, il racconto, l’elemento giocoso.
Proverbi scacchistici.
L’idea di utilizzare dei proverbi nella mia didattica scacchistica risale a tanto tempo fa, avendo sentito – giovanissimo – presso il circolo la rima “Chi dà scacco senza scopo, se ne pente prima o dopo”. L’effetto su di me fu straordinario, molto più della semplice enunciazione dei principi generali, così compresi che il modo migliore per presentare le nostre conoscenze ai bambini sia proprio quello di rendere immediato il concetto con una rima. L’effetto è davvero divertente. Così ho iniziato ad introdurre piccole filastrocche e rime baciate che esemplificassero il contenuto di alcuni complessi principi generali. la risposta dei bambini fu molto positiva e così proseguii nell’ideazione di proverbi adatti ad ogni contesto: sia ai principi generali del gioco, sia al contegno sportivo da tenere.
Il vantaggio di questi proverbi fu in molti casi non solo la maggior comprensione dei contenuti delle lezioni, ma talvolta l’anticipazione panoramica di elementi più complessi, la memorizzazione di motivi ricorrenti (pattern), un gioco di parole che stimola nuovi giochi.
Inoltre durante la pratica di gioco i bambini hanno maggiore attenzione nel ricercare i contesti per dar prova della loro capacità di utilizzare a proposito tali proverbi (“chi muove solo la regina, la sua fine si avvicina” “quando il re se ne va in gita, si regala la partita” ecc.) e persino di inventarsene di proprie.
Stage con Arthur Kogan al Torre delle stelle
In occasione del 1° Festival internazionale di Torre delle Stelle, l’Associazione Cagliari Scacchi organizza anche un fantastico Stage tenuto dal Grande Maestro Arthur Kogan, che è stato anche allenatore della nazionale italiana.
Sono stato invitato insieme al Maestro Isacco Ibba a coordinare i lavori per una migliore riuscita dello stage, in quanto essendo rivolto soprattutto ai giovani scacchisti sardi coinvolge di riflesso tutti gli istruttori della Regione.
Infatti è questa un’ottima occasione per gli istruttori sardi per vedere in azione la metodologia Olalà chess inventata da Arthur Kogan per progredire nel gioco degli scacchi: nei due giorni dedicati allo stage (con una quota di iscrizione davvero eccezionale!) si parlerà di come costruire la fiducia nelle proprie capacità scacchistiche; di come preparare un repertorio di aperture in relazione ai piani strategici del mediogioco; alla tecnica delle combinazioni, il tutto senza perdere mai di vista l’elemento psicologico!
Il programma completo potete visionarlo qui: Programma.
Pertanto invito tutti gli interessati a mettersi subito in contatto con gli organizzatori per riservarsi un posto in prima fila:
Cristian Puzzoni, 3490576948 cpuzzoni@yahoo.it
Isacco Ibba, 3280090130 ij@tiscali.it


