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Le città degli scacchi

Dal mese di marzo ho iniziato un progetto scolastico che mi sta molto a cuore perché integra gli scacchi a molteplici abilità, a diverse discipline scolastiche (letteratura, arte, geografia, geometria, storia…) e nelle mie intenzioni dovrebbe anche favorire uno scambio con altre scuole e col territorio.
Ma andiamo con ordine: il progetto si chiama “Le città degli scacchi” e dopo i primi esperimenti all’Istituto comprensivo di Osilo e presso la scuola primaria di Latte dolce è approdato all’ottavo circolo didattico che comprende i plessi di via Civitavecchia, via Genova e via Washington (scuola dove ho perfezionato il mio metodo ideografico).
Inizialmente il progetto doveva coinvolgere una decina di classi di quarta e quinta, poi però abbiamo dovuto rivolgerlo solo alle quinte per l’esiguità del tempo disponibile. Attualmente siamo a due terzi del primo step (nei prossimi anni lo estenderò finalmente a più direzioni didattiche) che ha visto la produzione di testi, disegni e nuovi nomi dei matti per le mie carte scacchistiche.

Infatti il progetto è il banco di prova per il mio metodo ideografico: partendo da una pagina del  testo di  Italo Calvino, “Le città invisibili” (in cui idealmente ogni città è una casella, o una partita di scacchi), si individua una batteria di pezzi (qui potete trovare una bozza relativa alle batterie) e si fanno trovare dei quadri di matto; quindi si chiede ai bambini di attribuire un nome ad ogni quadro di matto (come nelle mie carte); individuati 5 nomi si scrivono alla lavagna e durante la settimana i bambini devono scrivere una storia che comprenda le 5 parole tematiche, oppure possono scegliere di disegnarle, lavorando individualmente oppure in gruppi.

Dopo questa fase di individuazione dei quadri di matto e di ricerca dei nomi rimane sempre una mezz’ora per fargli giocare delle partite libere. Altre volte abbiamo anche provato a dedurre i quadri di matto e le relative denominazioni di fantasia direttamente dalle loro partite (cosa che ci ha risparmiato una certa confusione legata alla foga partecipativa dei bambini) e così ci siamo un po’ allontanati dal progetto originario, ma questo mi ha dato modo di cogliere altre potenzialità di questo progetto che io vorrei portare avanti per una decina di anni, per realizzare un libro ed uno spettacolo teatrale in occasione del centenario dalla sua nascita che cadrà appunto nel 2023. Ho già in parte spiegato perché ho scelto questo libro (si veda questo mio vecchio post), ma la cosa che mi affascina è l’aver scoperto che le città raccontate da Calvino sono curiosamente 64 (come le caselle della scacchiera) se si considerano anche quelle nominate e non indicizzate e la città natale di Marco Polo e del Kublai Kan. Non mi pare di aver visto quest’intuizione in nessuna critica letteraria e proprio questa tesi mi ha spinto a iniziare questo progetto: “Le città invisibili” sono una grande metafora scacchistica!

Scacchi su LIM (Lavagne interattive multimediali)

1Da qualche settimana presso il 12° +13° Circolo didattico sono state installate le nuovissime LIM in ogni classe! Tralasciando il mio personale disappunto verso una politica di spesa (a livello Europeo e pure ministeriale) che trova i soldi per cose non sicuramente prioritarie (si pensi solo alle carenze edilizie delle scuole), ho voluto sottolineare come questo strumento rappresenti una grande potenzialità per la didattica, e quindi anche per gli scacchi.
Il mio metodo ideografico “rischia” di essere già superato grazie alle meraviglie che può offrire questa tecnologia: in pratica un computer e un megaschermo touch-screen a disposizione dell’istruttore.  Naturalmente ho voluto subito sperimentare la novità e con la supervisione dell’amico Fabio Lanza ho presentato ai miei allievi una bellissima scacchiera ideografica interattiva, disegnata e progettata appunto da Fabio.

Così è già in preparazione una nuova versione ancora più accattivante (i bambini erano già entusiasti di questa) e prevedo degli sviluppi davvero fantastici, che vi racconterò al più presto. Intanto posso dire che la possibilità di avere una scacchiera così grande, unita al fatto che con una bacchetta i bambini sono autosufficienti, la loro partecipazione è ulteriormente stimolata; inoltre posso preparare del materiale a casa per le successive lezioni.

Stage per istruttori a Cagliari.

Locandina

Questo fine settimana sarò impegnato a Cagliari, presso la sede del circolo Cagliari Scacchi, per un corso di aggiornamento e formazione per istruttori. E’ un progetto che vuole inaugurare un percorso abilitante – che sarà presto coordinato dal Comitato Regionale Sardegna – che prevede lunghi tirocini e affiancamento sul campo. Da più parti si ritiene infatti che la formazione degli istruttori non possa limitarsi a pochi week-end, ma debba essere continuamente aggiornata grazie alla condivisione e allo studio dei modelli pedagogici e metodologici più importanti nel panorama nazionale e internazionale.

Alcuni degli argomenti che saranno trattati in questo primo appuntamento sono:
1) Importanza del gioco degli scacchi sulla crescita psicofisica bambino
2) Scopo del corso: approccio esclusivamente ludico o agonistico?
3) il corretto approccio con i bambini: esempi pratici
4) differenziazione metodologica in base alle classi d’età
5) Differenze di metodo di insegnamento per bambini e adulti
6) Gestione rapporto genitori
7) Errori da evitare
8) Supporto psicologico
9) Metodo ideografico/carte scacchistiche/ proverbi scacchistici etc