Martedì, 09 febbraio
Questa settimana è iniziata con due nuovi progetti in una scuola primaria di Sassari, quella che ai miei tempi si chiamava scuola elementare… Entrambi i progetti riguardano due prime, quindi bambini di 6 anni. Ieri ho fatto la conoscenza della 1^ B ed oggi della 1^ A. Si tratta di una scuola in un quartiere “difficile”, ma ormai ho imparato che la difficoltà è endemica nelle classi di ogni ordine e grado.
Detto questo, fare la conoscenza è proprio l’espressione adatta quando si parla della prima lezione: è mia prassi che subito dopo essermi presentato come “maestro del gioco degli scacchi” chiedo ai bambini di presentarsi in ordine: inizio da un angolo sino a finire nell’angolo opposto. I bambini devono ogni volta ripetere i nomi dei compagni che li hanno preceduti (questa ripetizione mi dà modo di memorizzarli più facilmente) e nel frattempo io individuo un bambino o una bambina che non segue con lo sguardo la posizione dei compagni seduti: al termine gli chiedo di ripetere tutti i nomi nell’ordine senza guardarli in faccia.
Questo giochino che dura mediamente 5 minuti mi dà anche altre opportunità: non fare gaffes scambiando una bambina per un bambino o viceversa, cosa “imperdonabile” con bambini così piccoli; mi consente di scoprire subito le defaillances di alcuni, l’irruenza di altri, l’impazienza, la timidezza ecc. Tutto questo serve per stabilire subito un rapporto empatico con la classe e fare in modo che nessuno si autoescluda dal gioco. Leggi il resto di questo articolo »
Presentazione
Ciao a tutti!
Sono Sebastiano Paulesu, Istruttore giovanile della Federazione Scacchistica Italiana dal 1998. Il mio circolo di appartenenza è l’Associazione dilettantistica Scacchi Torres di Sassari, nata alla fine degli anni ’60 e ufficialmente iscritta alla FSI dal 1971 (io sono socio dal 1986).
Agonisticamente sono “soltanto” candidato maestro, che è pure troppo per chi – come me – ha rimandato sempre a “domani” lo studio della teoria, lasciandosi attrarre più dall’aspetto ludico e amatoriale del gioco. Inoltre da qualche anno tutto il tempo dedicato agli scacchi è monopolizzato dall’insegnamento ai giovanissimi (prevalentemente delle scuole elementari) e al perfezionamento del mio personale “metodo ideografico”, per il quale ho alla fine deciso di aprire questo blog.
Vorrei infatti che questo diventasse un diario di bordo delle mie continue sperimentazioni di un metodo in continua evoluzione, che si arricchisce ogni giorno di nuove idee didattiche. La mia speranza è quella di aprire una strada che altri istruttori vogliano percorrere, e pertanto mi piace l’idea di condividere la metodologia che io ed altri istruttori della nostra associazione stiamo utilizzando coi bambini nelle scuole di Sassari.