Archivi per la categoria ‘Metodo ideografico’

Vignette

Il mio allievo Marco Cannas mi ha portato ieri altri nuovi disegni, alcuni dei quali li presento qui di seguito sotto forma di vignetta con le mie rime mentre altri – relativi ai temi di matto – li utilizzerò presto anche nelle mie carte scacchistiche.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Partite didattiche

 

Ci sono partite che a causa di un’errata condotta finiscono rapidamente con la disfatta di uno dei giocatori. Queste partite diventano particolarmente interessanti per la didattica, per due motivi: per la possibilità di riproporle rapidamente agli allievi (in genere sono sempre meno di 15 mosse) e per il quadro finale di matto che si presenta. Nel sito si possono trovare diversi esempi di partite didattiche, qui di seguito ne propongo una a titolo d’esempio, facendo finta che sia stata giocata da due fantomatici avversari…

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Anastasia

La batteria di pezzi che propongo oggi è quella di Anastasia: Donna + Torre + Cavallo, che oltre al solito omaggio a Calvino unisce anche una citazione al famoso matto di Anastasia (tratto da una novella di Wilhelm Heinse). Il tipico quadro di matto è il seguente:

Il Bianco muove e da matto in tre mosse.

 

 

 

 

 

 

 

 

La citazione della città di Anastasia di Calvino invece è la seguente:

“Di capo a tre giornate, andando verso mezzodì, l’uomo s’incontra ad Anastasia, città bagnata da canali concentrici e sorvolata da aquiloni. Dovrei ora enumerare le merci che qui si comprano con vantaggio: agata onice crisopazio e altre varietà di calcedonio; lodare la carne del fagiano dorato che si cucina sulla fiamma di legno di ciliegio stagionato e si cosparge con molto origano; dire delle donne che ho visto fare il bagno nella vasca d’un giardino e che talvolta invitano – si racconta – il passeggero a spogliarsi con loro e rincorrerle nell’acqua. Ma con queste notizie non ti direi la vera essenza della città: perchè mentre la descrizione di Anastasia non fa che risvegliare i desideri uno per volta per obbligarti a soffocarli, a chi si trova un mattino in mezzo ad Anastasia i desideri si risvegliano tutti insieme e ti circondano. La città ti appare come un tutto in cui nessun desiderio va perduto e di cui tu fai parte, e poichè essa gode tutto quello che tu non godi, a te non resta che abitare questo desiderio ed esserne contento. Tale potere, che ora dicono maligno ora benigno, ha Anastasia, città ingannatrice: se per otto ore al giorno tu lavori come tagliatore d’agate onici crisopazi, la tua fatica che dà forma al desiderio prende dal desiderio la sua forma, e tu credi di godere per tutta Anastasia mentre non ne sei che lo schiavo.”

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