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Lezioni di scacchi
Altra giornata intensa quella odierna: dopo la lezione in via Gennargentu dalle 11:30 alle 13:30 ero a Sennori per la lezione all’Istituto comprensivo. Oggi abbiamo visto alcuni principi generali delle aperture (mosse inutili di pedone; armonia dello sviluppo e mosse disarmoniche; perdite di tempo…)
Questo pomeriggio invece dalle 14:30 alle 16:30 ho fatto lezione alla 3^ A e B di via Washington (vero quartier generale della mia didattica), dove ho ripassato alcuni finali fondamentali di pedone, per far riflettere sulla difficoltà anche quando sulla scacchiera il materiale rimasto è minimo…
Le lezioni di oggi sono state particolarmente silenziose, cosa non scontata con queste due classi, così ho trovato anche il tempo di scattare qualche fotografia… In particolare ho potuto immortalare un momento tipico: quello dello stallo dell’esagerato che avviene puntualmente quando si promuovono troppe regine…
Al termine sono passato al nostro circolo dove Michele Devilla, uno dei miei più preziosi collaboratori, teneva la lezione di base. La sua metodologia è particolarmente adatta ai bambini che la trovano molto divertente…
Infine c’è stato anche il tempo di fare con loro qualche partita, con l’accortezza di girare la scacchiera al momento opportuno per lasciargli l’onore di scoprire lo scacco matto!
Partite ridotte
Dalle 08:30 alle 09:30 ero a Latte dolce per la consueta lezione del lunedì. L’argomento di oggi era il finale di Re e due pedoni contro Re e due pedoni. L’attenzione era mirata a far notare la differenza tra pedoni uniti e disuniti, oppure doppiati ed il ruolo attivo del Re nel finale.
Approfitto per ribadire agli istruttori la grande importanza di impostare coi bambini delle partite ridotte, cioè con posizioni simmetriche o meno ma con poco materiale in campo, in modo da isolare gli argomenti teorici che si vogliono trattare. Il collega, nonchè nuovo presidente del circolo Torres Sassari, Giacomo Deiana sta svolgendo un nuovo corso di base al Canopoleno di Sassari (che anche quest’anno sta investendo molto nel nostro “nobil gioco”) e sta basando la didattica di base proprio su questo metodo.
Ha spiegato ai bambini prima solo i Re e i pedoni e nelle successive lezioni ha introdotto via via gli altri pezzi. Qualche anno fa anche io iniziavo così coi bambini, ora invece mi riservo questo metodo solo come “diversivo” per alcuni argomenti.
Regole di torneo
Questo pomeriggio ero impegnato con una seconda elementare di via Genova, dove le bambine hanno guadagnato la qualificazione alla fase regionale dei GSS; così abbiamo “rispolverato” alcune regole dei tornei, e precisamente tutti i casi di patta: d’accordo, per ripetizione di posizione, per insufficienza di materiale, per stallo e per la regola delle 50 mosse.
Poi abbiamo visto qualche caso elementare di scacco matto e abbiamo dato il via alle partite. La classe è molto appassionata al gioco, ma devo ancora trovare un buon metodo per diminuire la loro litigiosità durante le partite…
In serata al circolo abbiamo proseguito il corso sugli scacchi eterodossi che sta tenendo Ottavio Messina: oggi abbiamo giocato partite con entrambi gli schieramenti di un solo colore!
Gli scacchi eterodossi possono essere anche un ottimo diversivo nei confronti di molti principianti che contro avversari più bravi perdono il gusto di giocare: spesso è sufficiente proporre una piccola modifica per farli nuovamente entusiasmare.